Preso in ostaggio dai rapinatori

Preso in ostaggio dai rapinatori Roma: direttore di banca con i figli Preso in ostaggio dai rapinatori ROMA DALLA REDAZIONE Paura per il direttore di una banca dei Parioli e i suoi due figli: sono stati sequestrati dai rapinatori che poi li hanno lasciati andare, all'arrivo della polizia, fuggendo con il bottino. Sono le 7,50 di ieri, quando il direttore della filiale della Banca Nazionale del Lavoro di via Bruno Buozzi, Piero Simonini, che abita in via Cassia, scende nel garage sotto casa a prendere il suo fuoristrada. I suoi due figli, una bambina di undici anni e un maschietto di cinque, lo stanno attendendo all'ingresso, quando due uomini, probabilmente giunti a piedi, li avvicinano: «Venite con noi, siamo degli amici di papà e con lui dobbiamo andare in un posto». Quando Simonini arriva, i due rapinatori estraggono le pistole e lo minacciano. A questo punto, tutti e cinque, il direttore, i due figli e i due rapinatori prendono posto sul fuoristrada. A poche centinaia di metri, sempre sulla via Cassia, l'auto si deve fermare per far salire il terzo bandito. Dalla vettura, con un telefono cellulare, i tre ordinano al direttore di chiamare la sua più stretta collaboratrice per preparare il denaro. Arrivati davanti alla banca in via Bruno Buozzi, il fuoristrada si ferma ed uno dei rapinatori scende. Poi l'auto si allontana e si ferma nuovamente a pochi metri di distanza dall'istituto bancario. La dipendente della Bnl, cui il direttore aveva telefonato, consegna il denaro al terzo rapinatore che, subito dopo, si allontana a piedi con circa 250 milioni. I due complici si allontanano sul fuoristrada, portandosi dietro gli ostaggi, ma nei pressi di corso Francia incrociano una volante. Decidono di abbandonare la macchina con i tre sequestrati e di fuggire a piedi. Anche se durante il tragitto i rapinatori hanno minacciato di morte il direttore, non hanno mai usato metodi violenti: non hanno strattonato nessuno dei tre, né li hanno picchiati, né tantomeno hanno fatto minacce dirette ai bambini. Secondo gli investigatori, i rapinatori conoscevano molto bene le abitudini della famiglia e sicuramente non erano alla loro prima rapina. Molto nervosi, sui venticinque anni, abbigliamento sportivo, copricapi (uno con un berretto, un altro si è alzato il cappuccio del giubbotto), sciarpe di lana e occhiali. In base alle testimonianze, è stato possibile stabilire che i rapinatori erano soltano tre. Nessuna delle persone che hanno assistito alla rapina ha visto i banditi utilizzare un'altra vettura diversa da quella del direttore di banca. La banca rapinata La banca rapinata

Persone citate: Piero Simonini, Simonini

Luoghi citati: Roma