Non impedì gli stupri: condanna a 10 anni

Non impedì gli stupri: condanna a 10 anni TRIBUNALE DELL'AIA Non impedì gli stupri: condanna a 10 anni L'AIA. Farà storia la condanna a dieci anni di reclusione inflitta ieri, cinquantesimo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo, dal tribunale dell'Aia per i crimini nella ex Jugoslavia al croato bosniaco Anto Furundzija, colpevole di non aver impedito stupri e violenze. L'uomo, un paramilitare di 29 anni, è stato condannato per stupro e torture commessi da suoi dipendenti a danno di donne detenute. Il reato a lui contestato è quindi quello di non aver impedito le violenze perpetrate dai miliziani del gruppo da lui guidato che, denominato «i pagliacci», ha ope¬ rato tra il 1992 e il 1995 nella Bosnia centrale, a Vitez. Come ha sottolineato una fonte del Tribunale, il fatto che la condanna sia stata pronunciata proprio ieri, dimostra che lo stupro viene giudicato una violenza grave e come tale punito. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Florence Mumba, che presiedeva l'udienza. Gli altri due giudici erano l'italiano Antonio Cassese, ex presidente del Tpi, e Richard May. Quella contro Furundzija è la terza condanna inflitta dal tribunale dell'Aia, ma la prima in cui lo stupro viene indicato, da solo, come crimine di guerra. [Ansa]

Persone citate: Antonio Cassese, Florence Mumba, Richard May, Vitez

Luoghi citati: Jugoslavia, L'aia