II Polo: riforma Coni incostituzionale di R. Int.

II Polo: riforma Coni incostituzionale PROGETTO MELANDRI II Polo: riforma Coni incostituzionale ROMA. Botta e risposta tra il Polo e la ministra Giovanna Melandri. Due interpellanze urgenti: la prima firmata da Berlusconi, Fini e Casini, l'altra da Beppe Pisanu (presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera). In sintesi i parlamentari dell'opposizione accusano di incostituzionalità l'annunciata riforma del Coni. Giovanna Melandri replica: «Sono le stesse domande di una settimana fa. E stessa risposta: il Coni è un Ente pubblico, che si può riformare grazie alia delega conferita al governo dalla legge Bassanini. Per la riforma dello sport il percorso è diverso e si concluderà in Parlamento». Invece, gli «ambasciatori» dello sport italiano sono favorevoli all'idea di nuovo Coni proposta dal ministro, anche se tra loro sono in molti a chiedersi se sapranno gestire ruob e funzioni nuove. Sono trentanove gli atleti ed ex che hanno aderito all'invito del ministro e si sono presentati al ministero per discutere sulla riforma dell'Ente. Altri hanno inviato messaggi incoraggiando l'iniziativa del ministro. Per tre ore le medaglie di un tempo e di oggi hanno ascoltato il ministro e si sono confrontati. Molti gli interventi: da Mennea a Zoff. E' proprio il et azzurro a parlare del futuro ruolo degli atleti: «L'apertura agli atleti è importante, ma dobbiamo trovare soluzioni idonee per loro». Insomma: la riforma sì, potere agli atleti anche, ma gli atleti saranno capaci di svolgere nuovi compiti? Sulla scia di Zoff, che era in compagnia dei mondiali Tardelli, Cabrini e Gentile, è Pierluigi Marzorati: «L' iniziativa segna un fatto nuovo per il nostro sport, ma forse gli atleti non sono ancora pronti per ricoprire ruoli nuovi e dobbiamo stare attenti a riformare, perchè si corre il rischio di buttare anche ciò che di buono è stato fatto». [r. int.]

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