« Berlusconi? Parlava solo con Veronica » di Enrico Singer

« Berlusconi? Parlava solo con Veronica » I ricordi di Ivo Ugolini, per 46 anni centralinista alla Presidenza del Consiglio « Berlusconi? Parlava solo con Veronica » «E Prodi chiamava sempre gli altri leader europei» si entra con un numero che hanno in tutto 120 persone. Ogni volta che cliiamano si accende im numero e noi sappiamo chi è». Quanti presidenti del Consiglio ha conosciuto? «Venticinque. 25 su 47 governi. Perché tanti presidenti sono stati in carica più volte. Il record è di Andreotti: sette governi. Ma Andreotti l'ho conosciuto subito perché nel '52 era già sottosegretario alla presidenza di De Gasperi». Ognuno avrà avuto le sue abitudini, i suoi modi... «Craxi. Quando chiamava da fuori, usava spesso la linea normale e non diceva mai chi era. Io l'ho sempre ri¬ conosciuto, ma al centralino avevamo paura di fare qualche gaffe. Poi ricordo Aldo Moro. Era diventato un amico, Mi dava l'incarico di parlare con i figli e con la moglie. Di avvertirli quando doveva prendere un aereo, cambiare un programma. Non c'erano ancora i telefonini. Quando fu rapito, anche se non era più a Palazzo Chigi ma presidente della De, i figli telefonarono proprio a noi per avere notizie». Chi aveva più contatti con leader di altri Paesi? «Prodi. Anche gli altri premier si consultavano con i colleghi stranieri. Ma Prodi lo faceva molto spesso. Con gli europei, soprattutto». E Berlusconi? «Era molto alla mano. Lui abitava a Palazzo Chigi e la sera, quando andava a dormire, ci telefonava e, con molto garbo, avvertiva che non voleva più essere disturbato. Potevamo passargli soltanto le telefonate della moglie, della signora Veronica, che qualche volta ha chiamato dopo l'ima. Per il resto, soltanto un cata- clisma o una guerra». Nella sua carriera saranno capitati episodi strani... «Una volta dovevo rintracciare d'urgenza un premier in campagna. Lui rispose, ma fece finta di essere una segreteria telefonica. Con voce metallica disse: "Risponde la...". Lo bruciai subito: "Presidente, manca il bip". "Non sono ancora capace di farlo", mi disse ridendo. Chi era? «Questo non lo ricordo...». .Si mormora che fosse Forlani... «Questo lo ha detto lei. Se vuole una storia con un nome, le posso raccontare quella della cavalla di Antonio Segni. Da qualche giorno Segni parlava di questa cavalla che stava male nella sua tenuta in Sardegna. Una mattina, prima di entrare in un Consiglio dei ministri molto delicato', mi pregò di contattare il suo fattore che mi disse che la cavalla era morta. Segni mi richiamò dopo dieci minuti e io risposi che la cavalla stava bene. Poi, quando finì il Consiglio dei ministri, andai nel suo ufficio: "Presi- dente, prima le ho detto una bugia, la sua cavalla è morta, ma non mi sembrava il momento per dirglielo". Segni mi ringraziò e mandò anche dei fiori a mia moglie». E telefonate di protesta? «Tante. Non ci si crede, ma la gente telefona al capo del governo. Per la casa, per il .lavoro. Non parliamo, poi, di quando ci sono nuove tasse». C'è chi ottiene soddisfazione? «Noi rispondiamo a tutti. Cerchiamo di dare le indicazioni giuste, i telefoni degli uffici competenti. Ricordo un caso. Una signora di Terni ci ha telefonato ogni giorno per più di un mese perché avevano messo una carrozzeria sotto casa sua. Alla fine, esasperati, abbiamo interessato la prefettura perché la convincesse a non telefonare più. Dopo due giorni, la signora ha richiamato e ci ha detto di ringraziare il presidente perché la carrozzeria era stata chiusa. Evidentemente la prefettura aveva scoperto che aveva proprio ragione lei». Enrico Singer Ivo Ugolini: 46 anni al centralino di Palazzo Chigi

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