«La mia famiglia», tema proibito di Giorgio Calcagno

«La mia famiglia», tema proibito «Viola la privacy», l'Unione consumatori arbitro della nuova pedagogia «La mia famiglia», tema proibito RAGAZZI delle elementari, fate festa. E' la fine per quelle maestre cattive, che vi davano temi come: «La mia famiglia», «Racconta la tua domenica», «Una bella vacanza». Tutte dietro la lavagna, a scontare i peccati commessi. E voi d'ora in avanti, potrete scrivere di altro. In vostra difesa scende i i campo l'Unione Consumatori, :on una lettera al Garante per hiedere un radicale cambio di hidirizzo nei criteri didattici. Sono loro gli arbitri della nuova pedagogia. Invece che occuparsi di prezzi e di tariffe, quei personaggi devono passare il tempo a studiare le opere di Pestalozzi e di Piaget. Ci pare di sentirli, a discutere di psicologia dell'età evolutiva, di metodo mtuitivo-oggettivo, di cognitivismo e di maieutica, finché planano, naturalmente, sul diritto alla riservatezza. Cosa è questo sconcio di far mettere su carta a quei piccoli gli affari di casa? «Una passeggiata col nonno», che scandalo. «I giochi che preferisco», quale orrore. Hanno un bel dire, le malvagie in cattedra, che raccontare se stessi è per il bambino il primo modo di esprimersi; possono sostenere finché vogliono la necessità di partire dalla esperienza personale per l'apprendimento. Ma non hanno mai sentito parlare, le sciagurate, di privacy? da pronunciare all'inglese, se possibile con l'accento del Sussex. E come osano parlare di famiglia in una classe dove ci sono figli di separati, divorziati, nati da coppie anomale, che hanno diritto a farsi i fatti loro? Non ci ha ancora detto, l'Unione Consumatori, quali sono i temi da sostituire, per gli innocenti in grembiulino azzurro. «Come vedn gli sviluppi dell'economia»? «Prospettive e vantaggi del supermarket»? Prenda appunti, il Garante, e stia attento che nessuno si lasci sfuggire - delitto di lesa privacy - cosa ha messo la mamma nella borsa della spesa. Giorgio Calcagno