Firenze, l'ultima vittima del mostro

Firenze, l'ultima vittima del mostro Renzo Rontini aveva speso 14 anni e tutti i suoi soldi per trovare l'assassino Firenze, l'ultima vittima del mostro Ragazza uccisa, morto il padre FIRENZE DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il cuore di Renzo Rontini, 68 anni, padre di Pia, una delle vittime del mostro di Firenze, si è fermato ieri mattina. Un malore ha stroncato la vita dell'uomo mentre camminava per strada. Anche se probabilmente Rontini era «morto» quattordici anni fa. Quella matti na del 30 luglio 1984, quando i carabinieri suonarono alla porta della sua abitazione di Vicchio nel Mugello per comunicare a lui e a sua moglie Winnie che la figlia Pia e il fidanzato Claudio Stefanacci erano stati trucidati da un maniaco assassino. Il mostro aveva sorpreso la coppia appartata in auto. Sette colpi della famigerata Beretta calibro 22 avevano messo fine alla giovane vita dei due fidanzati. Pia e Stefano furono la settima coppia massacrata dal maniaco assassino. Contrariamente alle famiglie di tutte le altre vittime, chiuse in un dolore profondo e inconsolabile, Renzo Rontini non ha mai smesso, in tutti questi anni, di chiedere pubblicamente giustizia, di stimolare investigatori e magistrati, di rivolgersi alle tv e ai giornali perché si facesse il possibile e anche di più per individuare l'autore dei delitti. Dall'arresto di Pietro Pacciani in poi, con l'inchiesta che passava da un colpo di scena all'altro, sino alla condanna del contadino di Mercatale in primo grado, la sua assoluzione in appello, l'annullamento di quest'ultima sentenza da parte della Cassazione, Rontini - se possibile - aveva intensificato il suo impegno perché si arrivasse alla verità. Ogni sua energia fisica ed economica veniva spesa quotidianamente con l'unico scopo di scoprire chi avesse ucciso sua figlia e tanti altri giovani innocenti. Av¬ vocati, investigatori privati, informatori: per Rontini la caccia al mostro era diventata una missione. Negli ultimi tempi si era così indebitato che gli era stata pignorata la casa dove viveva e l'asta giustidiazia era già stata fissata per i prossimi mesi. Figlio del pittore Ferruccio Rontini, considerato l'ultimo dei macchiaioli, Renzo Rontini aveva trascorso una vita sul mare, imbarcato su navi mercantili in giro per il mondo; sino a quando non si era ritirato nella casetta di Vicchio, un piccolo paese nel verde Mugello, assieme alla moglie e all'adorata figlia Pia; Il «quadretto» di una famiglia felice fino a quel terribile 29 luglio 1984. Quando ieri camminando in via San Gallo, a due passi dalla questura dove spesse andava per sapere se c'erano novità nelle indagini, Rontini si è accasciato a terra, molta gente lo ha riconosciuto e ha tentato di soccorrerlo. In pochi minuti è arrivata l'ambulanza, ma inutilmente il medico ha provato per mezz'ora a rianimarlo con il massaggio cardiaco. Il cuore di Renzo Rontini, provato dalla terribile morte della figlia, dalle decine e decine di udienze, dalla contraddittorietà delle sentenze sulla colpevolezza di Pacciani non ha voluto ricominciare a battere. Francesco Matteini Renzo Rontini, 68 anni, nel luogo in cui il 30 luglio del 1984 sua figlia Pia fu massacrata dal mostro di Firenze. L'uomo era arrivato a perdere la casa per pagare investigatori privati e arrivare a scoprire il serial killer

Luoghi citati: Firenze, Vicchio