Il «Dottor Morte» verrà processato per omicidio

Il «Dottor Morte» verrà processato per omicidio USA Nel Michigan Il «Dottor Morte» verrà processato per omicidio NEW YORK. Un altro processo per Jack Kevorkian, il «Dottor Morte», questa volta per l'ultima sua sfida: la morte di uno dei suoi «assistiti» trasmessa in tv. Tre settimane fa la Cbs aveva mostrato la fine di Thomas Youk, un uomo di 52 anni affetto da un morbo che comporta la degenerazione progressiva dei tessuti. Il nastro registrato, visto da un'audience calcolata in quasi 50 milioni di persone, aveva mostrato lui e il dottor Kevorkian impegnati a discutere il modo di porre fine alle sue sofferenze, per poi arrivare alla conclusione che la maniera migliore era quella di un'iniezione letale. Seconto il giudice Phyllis McMillen, che ha ordinato il processo, quella trasmissione dimostra che «l'intento di uccidere era stato premeditato e pianificato in anticipo», e per questo l'accusa nei confronti di Kevorkian sarà di omicidio di primo grado, che secondo la legge del Michigan comporta l'ergastolo. Ma non sarà un processo facile, come sempre nel caso di questo controverso sostenitore del «suicidio assistito». Nel nastro trasmesso dalla Cbs si vede benissimo che il povero Thomas Youk era consapevole e consenziente, tanto che l'avvocato di Kevorkian, David Gorosh, aveva argomentato che «è impossibile dal punto di vista legale, dal punto di vista logico e dal punto di vista medico che Thomas Youk abbia potuto uccidere se stesso e allo stesso tempo essere ucciso». Finora i vari processi contro il «dottor morte» si erano sempre inceppati sulla carenza legislativa del Michigan, che non prevedeva il reato di «suicidio assistito». In questo caso la giustizia di quello Stato spera di «incastrarlo» dimostrando appunto la premeditazione, ma la prospettiva è quella di una nuova, tesa battaglia legale, che poi è proprio ciò che Kevorkian voleva. [f. p.] Jack Kevorkian

Luoghi citati: Michigan, New York