Berlusconi torna in Procura di G. Ce.
Berlusconi torna in Procura Berlusconi torna in Procura A Brescia, «passi avanti sulle mie denunce» BRESCIA DAL NOSTRO INVIATO Dalla Mercedes che finalmente lascia il Palazzo di Giustizia saluta con il solito sorriso dell'ottimista. «Ci sono dei fatti nuovi rispetto alle ultime volte...». Altre quattro ore davanti ai pm e alle 19,30 Silvio Berlusconi chiude un altro capitolo della sua campagna giudiziaria contro Di Pietro. Per i pm ancora non si sa, ma per Berlusconi Di Pietro resta uno spregiudicato signore in toga: che nel 1994 decise di travolgere il governo in carica, il suo, infilando una serie di reati infamanti: attentato ai diritti politici, attentato agli organi costituzionali, abuso d'ufficio e falso ideologico. La vicenda è sempre la stessa: quell'avviso di garanzia inviato il 21 novembre 1994, quando Berlusconi era a Napoli. «Io a quello lo sfascio», prometteva Di Pietro in quelle ore al suo capo Francesco Saverio Borrelli. Quindici giorni dopo lasciò il pool. Per tentare di prendere il posto di Berlusconi, come so¬ stiene il Cavaliere? Berlusconi arriva a Brescia alle tre del pomeriggio. L'ultima volta era stato il 3 agosto, due ore di deposizione con il procuratore Giancarlo Tanruini: altri elementi, o ipotesi, per sostenere la sua verità. Ma dal Palazzo di Giustizia, da allora, più nessun segnale, nessuna novità. «Mi sa che presenteremo interrogazioni parlamentari per sapere che fine hanno fatto le mie denunce!», era stata la protesta di Berlusconi un mese fa a Madrid, dopo l'interrogatorio del giudice Garzón. Ieri era convinto di mettere la parola fine, di sapere dove andranno le sue denunce, se in archvio o in tribunale. «Ci vediamo tra due ore, conferenza stampa all'hotel Vittoria». Due ore dopo si presenta solo Domenico Contestabile, vicepresidente drì Senato, qui anche come avvocato accompagnatore. «Scusate, ma l'incontro tra Berlusconi e i magistrati va oltre il previsto. La conferenza stampa è annullata e non ci saranno dichiarazioni». Alle 19,30 la Mercedes grigia può lasciare il Palazzo di Giustizia. «Ci sono elementi nuovi», dice Berlusconi. Quali non si sa. «Non li so nemmeno io», risponde Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera, altro avvocato accompagnatore. 70 pagine di denuncia, più due esposti e la deposizione di ieri pomeriggio. «Noi non eravamo presenti, è stato ascoltato come parte lesa e senza avvocati», aggiunge Contestabile. Berlusconi deve saltare l'appuntamento elettorale di Brescia, ma dei magistrati bresciani comincia a pensar bene. E detta la sua dichiarazione parlando al plurale: «Abbiamo potuto apprezzare la meticolosità con la quale sono state poste le domande e, per quanto mi riguarda, le risposte». A Brescia, dai pm, dovrà tornare. Con un altro esposto, altri elementi o ipotesi di reato da verificare. Si è chiuso un altro capitolo, non questa storia infinita. Il Cavaliere è soddisfatto: «Si continua!». [g. ce.]
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