Amnistia, il Pool si spacca

Amnistia, il Pool si spacca Amnistia, il Pool si spacca D'Ambrosio: Bonelli parla perse Violante: pm, un passo indietro MILANO. «Se quella di Borrelli fosse una proposta sull'amnistia, e non mi pare lo sia, sarebbe comunque la proposta di Borrelli: sicuramente non mi trova concorde e forse non trova concordi nemmeno gli altri del Pool». Gerardo D'Ambrosio prende le distanze dal suo capo sulla «riflessione» che ha scatenato le reazioni del mondo politico. E rimarca le differenze anche a proposito della riforma sul giudice unico. Borrelli in polemica con il ministro chiede una proroga per esigenze organizzative? D'Ambrosio si dice «contrario a un rinvio». E aggiunge: «Capisco perfettamente e condivido le preoccupazioni di Diliberto». In questo scontro plateale tra il procuratore di Mani pulite e il suo aggiunto s'inserisce, rincarando la dose, il presidente della Camera Luciano Violante, che sottolinea di «voler capire bene cosa ha detto Borrelli, perché un anno fa disse il contrario. Non è il caso che il presidente della Camera si pronunci sulle dichiarazioni di un procuratore. Comunque prima occorre riformare il sistema politico, poi inevitabilmente si porrà la questione amnistia, ma non so come si risolverà. Potrà essere posta solo dopo la riforma elettorale e costituzionale». Bianconi e Colonnello A PAG. 7

Persone citate: Borrelli, Colonnello, D'ambrosio, Diliberto, Gerardo D'ambrosio, Luciano Violante

Luoghi citati: Milano