A Malpensa crolla il soffitto del bar di R. M.

A Malpensa crolla il soffitto del bar Paura in aeroporto, la Sea: la responsabilità è dei gestori del self service A Malpensa crolla il soffitto del bar L'incidenteper il cedimento di un arredo: 6 feriti MALPENSA. Per fortuna erano travi di compensato e soltanto sei persone, lunedì sera ore 21,30, si trovavano in fila al banco insalate del self service Autogrill, dentro l'aeroporto di Malpensa 2000. Per fortuna ci sono stati solo sei feriti leggeri, tutte donne, tra loro una passeggera sudafricana. E per una volta, non è colpa della Sea, la società che gestisce il nuovo scalo, aperto il 25 ottobre e accompagnato da un mare di polemiche. «Noi questa volta non c'entriamo», mette le mani avanti Claudio Del Bianco, portavoce Sea, davanti ai pannelli con i timbri e la firma del magistrato di Busto Arsizio Roberto Craveia, che ha messo sotto sequestro tutta la zona self-service al terzo piano dell'aeroporto, dove ha sede l'Autogrill del gruppo Benetton. In un angolo si vedono le travi di compensato, la struttura a nido d'ape che ha ceduto forse per la rottura di una catenella d'ottone, unico sostegno agli elementi d'arredo. E con la rottura è venuto giù tutto, quattordici pali in legno e in ferro si sono piegati facendo crollare l'arredamento sul bancone e sui cinque clienti, due dipendenti Alitalia, due addetti alle ambulanze, una impiegata di Autogrill e quell'unica passeggera, in partenza per Johannesburg. «Stiamo raccogliendo gli elementi per verificare quello che è successo. Ha ceduto una struttura di arredamento. L'agibilità del ristorante verrà ripristinata quanto prima», fanno sapere con un comunicato, il giorno dopo, dalla società Autogrill. «Non ci sono state scene di panico, anche perché la struttura è caduta lentamente», racconta Carmela Grati, il medico di turno al pronto soccorso interno all'aeroporto, la prima ad assistere i feriti. «In alcuni casi ho preferito inviare i feriti al vicino ospedale di Gallarate, per maggiori controlli», racconta mentre elenca contusioni da poco ma tanta paura. Tutti i feriti sono già stati dimessi. Di chi sia la colpa, tocca adesso al magistrato accertarlo. Sea fa sapere di non essere responsabile degli arredamenti intemi ai singoli negozi, consegnati con largo anticipo - per il self service addirittura a maggio - prima dell'apertura dello scalo, avvenuta il 25 ottobre. «1 casi sono due: o hanno fatto i lavori in fretta o li hanno fatti male, Malpensa non c'entra», assolve almeno in parte Giancarlo Cecchin, sindacalista della Cisl Trasporti. «La situazione sul piano funzionale è migliorata, ci sono ancora problemi di organizzazione», dà quasi la sufficienza il sindacato, tra i primi a sparare a zero contro l'apertura dello scalo il 25 ottobre. «L'emergenza è finita. Oggi ogni 24 ore vanno e vengono da Malpensa 530 aerei, con 40 mila passeggeri», fanno i conti alla Sea, adesso che è passata la crisi dei primi giorni. [r. m.]

Persone citate: Carmela Grati, Claudio Del Bianco, Giancarlo Cecchin, Roberto Craveia

Luoghi citati: Busto Arsizio