«Hanno paura di noi»

«Hanno paura di noi» «Hanno paura di noi» «Vestablishment ci vuole divisi» IL GENERO DI JEAN-MARIE □PARIGI N politica, non si può. dire che il ruolo di genero porti fortuna. Da Galeazzo Ciano a Saddam Hussein - che fece liquidare il proprio - le disavventure seguono i fasti. Ma Samuel Maréchal non vede, per ora, profilarsi nubi minacciose. Nell'autunno '9?. sposò Yann, una delle tre sorelle Le Pen. Militava da 8 anni nel Front National. E la sua carriera, già brillante, divenne irresistibile. Ufficio politico, poi l'organizzazione delle Presidenziali '95 e incarichi chiave nel «governo ombra» del Front National. Senza dimenticare i giovani Fn, che l'infaticabile Samuel - trentunenne - dirige con fermezza. Di Bruno Mégret, il «reprobo», lo si dice fiero nemico. Sarebbe anzi proprio lui a istigare in primis Jean-Marie Le Pen contro il suo ex «secondo». Samuel Maréchal, che succede nel vostro partito? Faide, contumelie, scissione in prospettiva. Non le pare naufra- ghi il mito di un Front diverso, alternativo alle forze tradizionali? «Il discorso è semplice. Il 16% alle Europee '99 attribuitoci dai sondaggi fa gola. I nostri avversari ne hanno approfittato per organizzare una grossolana montatura che spezzasse lo slancio del Front National. Impossibile non reagire. Qualche ammutinato dovrebbe farci deflettere? Suvvia. Invocare un congresso straordinario il mese prossimo costituisce iniziativa grave. Nessun movimento politico l'accetterebbe a pochi mesi dalle elezioni. Aggiungo che le misure sospensive prese da Jean-Marie Le Pen sono valide in termini star tutari. Nessun autoritarismo, né discrezionalità. Il Front National pratica la democrazia interna. Ma siamo differenti dagli altri. E non ce lo perdonano. Il Front National incarna l'ultima alternativa al sistema. Più le rilevazioni demoscopiche ci danno in ascesa, maggiore sarà l'ostracismo, la calunnia, l'odio. Ce l'aspettavamo. E' la conferma, del resto, che Jean-Marie Le Pen può andare all'Eliseo nel Duemiladue». Prego? «Se otteniamo il 20% nel giugno prossimo, alle Comunali 2001 espugneremo centinaia di sindaci. E lo scrutinio presidenziale orienterà sul Front National gli eurodelusi. Sì, Jean-Marie Le Pen può realisticamente essere il successore di Jacques Chirac». Bruno Mégret parrebbe dubitarne. A proposito, è lui l'«avversario» per eccellenza di cui parlava? «No. Mi riferivo all'establishment . della politica francese. E tuttavia Mégret non può lasciar mdefinitamente i ribelli esprimersi in nome suo. Che sciolga, infine, la riserva. Mi auguro che nelle prossime 24 ore faccia chiarezza. La palla è nel suo campo». E se presentasse una lista autonoma per Strasburgo consumando lo «strappo» da Le Pen? «Non credo lo farà. Ma qualora accadesse, vorrebbe dire che esce allo scoperto avvalorando i dubbi sul suo doppio gioco che serpeggiano nel Front National. Ma, ribadisco, lo ritengo improbabile». Sentire la leadership del Fn trattare da «razzisti» la minoranza interna è curioso per una formazione che sulla xenofobia costruisce - se vogliamo citare Jacques Chirac -le sue fortune... «Su di noi raccontano troppe fandonie, bisogna diffidarne. JeanMarie Le Pen ha voluto che entrassero nel Front National neri e meticci della Francia extraeuropea. Insultarli, come all'ultimo consiglio nazionale, significa praticare il razzismo. E non solo. Ci troviamo dinanzi a un'inammissibile offensiva estremista cui è do¬ veroso opporre i nostri valori». Le si rimprovera un frenetico attivismo politico al quale non corrisponderebbero risultati effettivi. Prendiamo la Federazione giovanile. Malgrado gli ampi fondi, non decolla. Perché Le Pen fallisce con la gioventù? <A1 contrario, siamo i primi. Quindicimila aderenti. E un "under 25" su cinque prova simpatia per noi. Con risultati simili, la concorrenza può essere invidiosa». Domanda obbligatoria: sposare la figlia del capo lavorando per lui? «Ho iniziato dal nulla, e per pura passione. Facevo l'attacchino. Yann doveva entrare nella mia vita più tardi, quando ero già qualcuno al Front National. Favoritismi, zero. Ma mi rallegro di aver un legame anche familiare con Jean-Marie Le Pen: è un suocero formidabile». Enrico Benedetto Samuel Maréchal «Siamo al 16% Nel Duemiladue il nostro leader sarà all'Eliseo al posto di Chirac» Bruno Mégret numero due del Fn è alla testa della fronda interna contro il vecchio leader

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