Chi ha visto Baby Doc? Sparito l'ex dittatore di Enrico Benedetto

Chi ha visto Baby Doc? Sparito l'ex dittatore Chi ha visto Baby Doc? Sparito l'ex dittatore PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ex dittatore cercasi. Tra i desaparecidos del sanguinario regime haitiano incarnato dai Duvalier padre e figlio, sembra figuri il secondo. Baby Doc soprannome buffo solo per chi non ne conobbe le ferocie - era in esilio nel Midi. Squattrinato malgrado i 120 milioni di dollari che trafugò nei forzieri pubblici, solo (la bella Michèle ha preso il volo) e con inquietudini giudiziarie. Teme un processo, il quarantasettenne Jean-Claude Duvalier. E per crimini contro l'umanità, dunque a rischio di condanna severissima. Lo invoca un comitato ad hoc, esuli haitiani in terra francese. Il loro portavoce, Gerald Bloncourt, ritiene che Parigi non possa celebrare la Dichiarazione universale dei diritti umani - il cinquantesimo anniversario cade proprio oggi - occultando un tiranno sul proprio territorio nazionale. Pinochet insegna. E Baby Doc teme. L'uomo che a diciannove anni divenne padrone di Haiti, salvo fuggirsene in aereo - era l'86 - con la bella moglie e bagagli Vuitton che traboccavano dollari, perle, gioielli, ha paura. Il suo legale, Sauveur Veisse, dice che dovrebbe ancora trovarsi in Francia. Ma al condizionale. «L'ho visto 15 giorni fa e non sembrava nutrire preoccupazioni» aggiunge. Per concludere: «Forse voleva sottrarsi a una curiosità eccessiva. Null'altro». Sarà, ma la vicenda si colora di giallo. Jean-Claude Duvalier è un emblematico tiranno spiantato. Quando sbarcò in Francia - dopo una lettera strappacore a Frangois Mitterrand - Parigi requisì un hotel quattro stelle per albergare coniugi e prole. Costava 30 milioni il dì, una bagatella. E tuttavia Michèle pativa il freddo. Per chi sfoggiava pellicce di zibellino ai Caraibi, l'inverno francese si rivelò glaciale. I Duvalier ottennero il trasloco in Costa Azzurra. Sulle prime, residenze fastose. Poi, poco alla volta, la discesa negli inferi. Michèle divorzia portandosi via i piccoli. E Baby Doc, che fedele al suo nome è rimasto un bambinone, sprofonderà nella solitudine. Sperava la Francia gli concedesse asilo. Ma temendo reazioni negative da Port-au-Prince, Parigi nicchia. Morale: oggi Jean-Claude Duvalier è un sans-papiers di lusso, immigrato clandestino che rischia - sul piano formale - l'espulsione. Ma dove trovarlo? Da quando, l'anno scorso, gli morì la madre in un ospedale della banlieue parigina, dicono conduca un'esistenza raminga. La minivilla di Valluaris, ultimo suo domicilio conosciuto, è spettrale. Lo si vede poco, anzi quasi mai. Nel circondario, nessuno gli fa più credito. Insolvenza totale. La collezione di Rolls è un pallido ricordo. Non ha automobile, Baby Doc. E neanche un domestico per stirargli le camicie. L'ultimo pachistano - l'ha abbandonato, stufo di lavorare gratis (e in nero). Mesi fa, sembra JeanClaude Duvalier cercasse lavoro nel circondario. «Se mai aveste bisogno di un giardiniere...» spiegava ai vicini. Ma poi scomparve. I miliardi soho in Svizzera, bloccati. In fumo anche i beni immobili (tra cui l'inevitabile castello). Le gemme se le è portate via Michèle. Lei che faceva lo shopping da Boucheron saldando con assegni intestati «ministero della Difesa». In somma, Baby Doc sarà anche processabile, ma riesce difficile - a chi non figura tra le sue vittime - provare odio. Semmai, pena. Enrico Benedetto Ospite senza visto della Francia l'ex tiranno di Haiti teme ora un processo L'ex dittatore haitiano Jean-Claude Duvalier detto «Baby Doc»