«lo, assessore contro la politica»

«lo, assessore contro la politica» Udine, parla l'intellettuale che ha accettato l'offerta del neo-sindaco Sergio Cecotti «lo, assessore contro la politica» Maurensig: aprirò il Palazzo ai poeti PERSONAGGIO LO SCRITTORE NELLA GIUNTA LEGHISTA UDINE DAL NOSTRO INVIATO Si presenta come l'impolitico per eccellenza: «Per quel che riguarda la politica io soffro d'una forma di dislessia: non riesco proprio a metterla a fuoco». Ci tiene ad apparire assolutamente indipendente: «Mi raccomando non mi faccia prender parte per questo o per quello. Io sono dei tutto super partes». Rivendica con orgoglio il proprio disinteresse: «Non avevo bisogno di fare l'assessore. Non sono posseduto dal gusto del potere. Io ho una fanciullesca gioia di fare». A un tratto gli sfugge: «Sono Chance». Chi è Chance? «E' un giardiniere che diventa un oracolo grazie a metafore botaniche, in un vecchio romanzo, Oltre il giardino, di Jerzy Kozinsky. Ne fecero un film con Peter Seller». Come dire che ciò di cui ha bisogno la politica sono soprattutto iniezioni di buonsenso. In realtà lo scrittore Paolo Maurensig, diventato un caso con La variante di Luneburg (best seller Adelphi del 1993), assessore alla Cultura del Comune di Udine nella nuova giunta di Sergio Cecotti, rappresenta una figura inedita e aggiornata di intellettuale militante, la cui adattabilità ai labirinti della politica non si misura più sulle opzioni ideologiche e sulle scelte di campo, ma sull'estraneità ai meccanismi del potere pubblico: «E' vero - dice -, sono un naif». Questo ex agente di commercio goriziano, che nella sua vita ha coniugato secondo il modello sveviano import-export e vocazione letteraria, rappresenta una proiezione di quegli italiani che della politica diffidano. A 55 anni, Maurensig è l'intellettuale organico della crisi della politica: «Ci entro come un Candide». Nel Nord-Est la diffidenza dei cittadini per «i maneggi dei politici», come li definisce il neo assessore, è più forte, perché si salda con le rivendicazioni autonomiste. Non è un caso che il sindaco Cecotti, a capo di liste autonomiste, abbia sbaragliato nel ballottaggio un avversario che esprimeva un'alleanza tra Forza Italia, Ppi e An. L'autonomismo è il Dna di questa regione ed è l'unica precedente esperienza politica dello scrittore Maurensig, quando quattro anni fa si costituì il Forum di Aquileia, un circolo di politici e intellettuali che contrapponeva al secessionismo leghista la tra¬ dizione autonomista. «Mi ero impegnato in questa iniziativa, di cui sono da un anno presidente, per la sua grande carica ideale - spiega Maurensig -. Era nata in opposizione all'idea della macroregione veneta, quella della Lega, quella di Bossi, per difendere invece l'identità friulana come un piccolo lembo di confine, un incro-ciò di culture, aperto anche al territorio sloveno, al quale non si possono non riconoscere i caratteri di uno statarello autonomo, ma sempre all'interno della comunità italiana. Adesso il Forum di Aquileia è in crisi, perché i politici lo hanno abbandonato, ma il mio proposito è di restituirgli vigore». La prima decisione presa, il primo giorno di lavoro, dall'assessore Maurensig, è proprio in difesa dell'identità friulana. «Questa in realtà è anche una regione molto spezzata. La Carnia non considera Udine friulana. Non parliamo della bassa. Pordenone è veneta, Trieste fa a sé. L'unica cosa che può tenere unita questa realtà spezzata è la lingua friulana, perché lei sa che d'una lingua si tratta e non d'un dialetto. Come la si difende? Sostenendo i poeti e scrittori friulani. Ho approvato l'idea, non mia, di uno spazio aperto per i poeti. Avranno a disposizione luoghi pubblici, dove potersi esprimere ogni volta che lo vogliano. D'altronde so¬ no un gruppo consistente, e io amo in particolare Pierluigi Cappello, ma non è l'unico di valore». Contrario agli eccessi della Lega Nord («Ci si stacca da ciò che è stantìo, non da un intero patrimonio nazionale»), favorevole al federalismo sul modello tedesco, anche Maurensig naturalmente ha le sue idee politiche, ma pensa che non debbano entrare in gioco, perché i compiti che ha in animo sono eminentemente pratici: «Voglio toccare con mano perché non si facciano le cose che si devono fare, e perché per esempio Gae Aulenti ha rinunciato a un incarico». Dietro affiora l'idea di una rivincita sugli sprechi della politica: «Dobbiamo avere una gestione imprenditoriale. Concorrenza e risparmio. Non scialacquare ingenti quantità di denaro, ma sapere fino all'ultima lira cosa se ne fa, per rendere alla città ciò che le spetta». Resta la sorpresa per questa scelta d'uno scrittore mitteleu¬ ropeo, così lontano dai problemi sociali, che si dedica invece agli scacchi [La variante di Luneburg), alla musica [Canone inverso) e al silenzio [L'ombra e la meridiana). Chi se lo aspettava Maurensig assessore? «Non me lo sarei aspettato neanch'io. Però la cultura è stata così negletta dalla politica, che mi è sembrata un'occasione da non perdere per tentare di riequilibrare i rapporti. Una volta una persona mi chiese perché non mi dedicassi alla politica, io risposi che l'avrei fatto quando fossero mancate .le idee. Era una boutade, naturalmente, ma lei sa che la boutade è la voce dell'inconscio. La ragione per cui ho accettato è questa: avere delle idee, battermi per esse, che possono anche naufragare nella burocrazia. Perché lo so anch'io che devo misurarmi con la vile materia. Ma sono uno scacchista e voglio giocare la mia partita». Alberto Papuzzi 6 6 Non sono posseduto dal gusto del potere, ho una fanciullesca gioia di fare. La Lega? Io ho un'idea del federalismo totalmente differente rispetto alla macroregione che vorrebbe costruire Bossi j 5 L'unica cosa che potrà tenere unita questa regione di confine è la lingua friulana: per questo il mio primo provvedimento è aprire spazi per gli autori locali Sono uno scacchista, giocherò la partita con la burocrazia Una veduta del centro di Udine In alto il sindaco Sergio Cecotti A sinistra lo scrittore e neo assessore alla Cultura Paolo Maurensig

Luoghi citati: Aquileia, Carnia, Comune Di Udine, Trieste, Udine