Muti: ripeto, la sua assenza mi ha sorpreso di Sandro Cappelletto
Muti: ripeto, la sua assenza mi ha sorpreso IL DIRETTORE NON CI STA Muti: ripeto, la sua assenza mi ha sorpreso «Non replico, ma aspetto il ministro alla Scala» ■MILANO L ministro dichiara di essere «sorpresa della sorpresa» di Muti, il maestro ribadisce che «sorpresi siamo stati noi, dalla sua assenza». L'onorevole Giovanna Melandri comunica di «avere da tempo informato il sovrintendente della Scala Carlo Fontana della mia impossibilità, dovuta a motivi personali, di essere presente alla serata inaugurale della Scala». «Non commento il comunicato del ministro, aggiungo solo, rispetto alle dichiarazioni che ho rilasciato l'altro ieri sera dopo la prima, che l'attendo in teatro ad una delle prossime repliche», taglia corto il maestro Muti. Aggiunge Paolo Arcàn, direttore artistico della Scala: «Il successo della prima è frutto della qualità del nostro lavoro. Sono certo che l'onorevole Giovanna Melandri vorrà rendersi conto di persona del valore dello spettacolo. L'apertura della Scala rappresenta uno dei momenti più importanti della vita culturale italiana». La Scala è un teatro prudente, ma fermo, che sa pesare i suoi silenzi e le dichiarazioni: quelle rilasciate a cavallo del'inaugurazione godono di una cassa di risonanza internazionale. E' evidente che a una disattenzione così manifesta i vertici del teatro milanese non sono abituati, né vogliono incominciare a farlo adesso, mentre è in discussione la ripartizione del contributo pubblico ai teatri lirici. I nuovi criteri, ed i loro parametri assolutamente quantitativi, e la scarsa attenzione prestata alla qualità e alla ricerca, promettono una considerazione distratta verso la Scala e il suo prestigio, proprio mentre il teatro milanese si è dimostrato il più pronto in Italia ad ottemperare ai nuovi obblighi previsti dalla legge sulle Fondazioni. La Fondazione Teatro La Scala è oggi una realtà operante, produttiva con una propria strategia. Walter Veltroni, che prima di diventare ministro non aveva, per sua esplicita ammissione, mai messo piede in un tratro d'opera, alla Scala veniva sempre di persona, sopportava cinque ore di una «Armide» cantata in francese e poi aveva ancora il fiato per dichiararsi «entusiasta della riscoperta di questo capolavoro». Giorgio Fossa ha vera- mente di che preoccuparsi: anno dopo anno l'asse francotedesco Wagner-Gluck, stringe in una morsa le più fragili gole del canto italiano, mentre all'orizzonte avanzano Prokofiev, Ciaikovskij, Strauss, naturalmente tutti cantati in lingua originale e senza, sovratitoli, tutti pre¬ senti nel cartellone di questa stagione. Poi verrà il Fidelio di Beethoven, poi di nuovo l'intera Tetralogia. Si delinea un'intesa Confindustria-governo a tutela del marchio doc dell'opera italiana? In ogni caso il 2001, anno del centenario verdiano, è alle porte e sarà quello l'atteso momento del riscatto per l'opera patria, ammesso che si trovino i tenori. Se i validissimi motivi personali del ministro impedivano la sua presenza alla Scala, aveva comunque la risorsa di un sottosegretario, un telegramma, una telefonata per un tempestivo «in bocca al lu¬ po». Sappia che alla Scala sono suscettibili e che la presenza delle competenti autorità è considerata parte integrante del rito del 7 dicembre, una delle poche celebrazioni laiche nelle quali al nostro Paese piace ancora riconoscersi. Sandro Cappelletto E dietro le quinte si annuncia battaglia sulla ripartizione dei contributi ai teatri lirici
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- J^el gesta atla rxtio «.
- Un nuovo premio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Una giornata di tensione
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy