Fafani jr dirotta l'Udr verso il Polo

Fafani jr dirotta l'Udr verso il Polo Secca «scomunica» dei cossighiani: era nostro candidato ma non c'entra con il partito Fafani jr dirotta l'Udr verso il Polo «Per la Provincia di Roma voterò centrodestra» ROMA. Giorgio Fanfani, figlio di papà Amintore, ha dato una delusione a Francesco Cossiga: candidato Udr alla presidenza della Provincia di Roma, Fanfani junior dopo aver raccolto il 2,2% al primo turno, a sorpresa ha annunciato ieri che alla seconda manche voterà per il candidato del centro-destra Silvano Moffa: «Il veto di Rifondazione verso l'Udr e la conseguente negazione di apparentamento da parte del candidato di centro-sinistra è cosa da valutarsi come assolutamente inaccettabile» e dunque «se l'Udr è subalterna alla sinistra, io rivendico la mia libertà di cittadino». L'annuncio di Fanfani ha spiazzato il vertice dell'Udr che ha affidato al capo della segreteria Angelo Sanza una «scomunica» secondo lo stile più tradizionale dei partiti: «I gravi comportamenti di incoerenza personale riguardano solo chi li pone in essere» e chi li compie «si colloca da sé fuori dall'Udr», mentre il coordinatore Udr del Lazio Massimiliano Maselli arriva a dire che «le dichiarazioni di Fanfani non sono di alcuna importanza perché lui con il partito non c'entra: è un rappresentante della società civile». L'affaire Fanfani conferma la natura di confine dell'Udr e disvela una dose di imprevedibilità della formazione di Cossiga e Mastella di cui si affrettano a gioire gli avversari del nuovo partito. Il leader di An Gianfranco Fini dice che la vicenda «dimostra che non si vendono le coscienze: Fanfani ha dimostrato di essere un uomo libero». Silvio Berlusconi: «Sapevo in anticipo della coraggiosa decisione di Fanfani che apprezziamo e non solo perché ci fa comodo». E dal Ccd si fa vivo il presidente dei senatori Francesco D'Onofrio, che non perde occasione per gettare veleno sugli ex amici dell'Udr: «La scomunica nei confronti di Fanfani è indecente: che l'Udr non abbia una struttura democratica si sa e quindi può espellere chiunque, per il fatto che nessuno è mai stato ammesso con una procedura democratica». E in tardo pomeriggio, visto che quello di Giorgio Fanfani era diventato un caso, si è fatto vivo anche Clemente Mastella: «Fanfani parla a titolo personale, ma il fatto che la coalizione di centro-sinistra abbia rifiutato l'apparentamento facendo un errore politico, non deve portare a farne altri» e in ogni caso, «ancora una volta dimostriamo lealtà, ma non so fino a quando, se non riceveremo lealtà di comportamento da altri». E Fanfani, chiamato in causa da più parti, in serata ha replicato così: «Io sarei fuori dell'Udr? Lasciamo stare: è difficile cacciarmi visto che non ho mai avuto tessere di partito, neanche dell'Udr...». Difficile quantificare l'effetto del pronunciamento di Fanfani, ma la sfida per la conqui¬ sta della Provincia diventa un po' più incerta: al primo turno il candidato del centro-sinistra Pasqualina Napoletano aveva conquistato il 48,6%, mentre il candidato del Polo, Silvano Moffa di An, aveva incamerato il 44,7%. Lo stacco abbastanza sensibile tra i due candidati sembrerebbe mettere al sicuro la Napoletano, ma il gap è bilanciato dal bottino elettorale conquistato dagli altri candidati, un 6,7% che sulla carta potrebbe riversarsi quasi tutto sul candidato del Polo. Al primo turno infatti, oltre al 2,2% incamerato dall'Udr, i due candidati dell'estrema destra Duspiva per l'Msi e Tilgher per il Fronte nazionale - avevano ottenuto il 3%, mentre uno 0,8% era andato alla De di Flaminio Piccoli, che due giorni fa si è schierata per Moffa. Ma sul candidato del Polo pende una «sfortuna» elettorale diventata proverbiale dopo la sconfitta del 1995: in quella occasione Moffa, sindaco di An di Colleferro, ottenne al primo turno il 48,9%, mentre il candidato del centro-sinistra Fregosi rimase fermo al 37,1%. Sembrava la prenotazione della vittoria e invece al secondo turno un pronunciato assenteismo dell'elettorato di centro-destra favorì la clamorosa rimonta di Fregosi che risultò eletto presidente della Provincia, [r. r.] Il figlio dell'ex leader De aveva avuto il 2,2% «Se il partito è subalterno alla sinistra, io rivendico la mia libertà di cittadino» Il candidato dell'Udr alle provinciali di Roma Giorgio Fanfani

Luoghi citati: Colleferro, Lazio, Rifondazione, Roma