Lavoro, il patto di Natale

Lavoro, il patto di Natale Il governo: pronti a concludere su concertazione, formazione e contratti Lavoro, il patto di Natale D'Alema: con le fisse non si fanno riforme ROMA. Il ministro del Lavoro Antonio Bassolino è ottimista e ritiene che esistano le condizioni per giungere ad un accordo per un nuovo patto sociale entro Natale. Al termine della riunione di ieri sera a Palazzo Chigi con i ministri competenti, presieduta da Massimo D'Alema e durata circa due ore, Bassolino ha sottolineato l'esito positivo del confronto: «Siamo in condizioni - ha detto - di presentarci alle parti sociali in modo positivo, e lavoreremo intensamente per dare un segnale importante in modo da arrivare al '99 con un nuovo patto per lo sviluppo». Lunedì, dopo gli incontri con le parti sociali e il vertice di Vienna, comincerà quindi la «non stop» per giungere a un accordo. L'obiettivo è adeguare ai tempi nuovi dell'Euro - alla realtà di un Paese ormai dotato di una moneta forte e con bassa inflazione - il sistema delle relazioni sindacali. Sul piano politico, Massimo D'Alema interviene per placare le tensioni nella maggioranza e per tranquillizzare il Ppi e gli altri alleati minori, preoccupati per un possibile accordo fra i Ds e Forza Italia sulla legge elettorale. Spiega il presidente del Consiglio: «E' inutile agitarsi per cercare problemi che non sono maturi». Intanto prende le distanze da Cesare Salvi che sembrava intenzionato a trovare un accordo con Berlusconi e Bossi sul doppio turno di collegio. Servizi ALLE PAG. 3 E19

Persone citate: Antonio Bassolino, Bassolino, Berlusconi, Bossi, Cesare Salvi, D'alema, Massimo D'alema

Luoghi citati: Roma, Vienna