Leoncavallo

Leoncavallo Leoncavallo Nipote di Wagner alla contro-festa MILANO. Le immagini sullo schermo corrono veloci come im videoclip. Solo la musica, un frammento della Tetralogia del Ring montato dall'ultimo dei Wagner, Gottfried, ha la maestosità dell'opera. «Eccola, la nostra risposta alla prima della Scala. Ecco, cosa intendiamo noi per cultura», guarda alla saletta del centro sociale Leoncav allo Daniele Farina, uno dei leader storici del centro. «Alla Scala ci vanno oramai solo le signore in pelliccia e quelli che tirano le uova. Fanno parte dello stesso rito», la butta lì Melina, responsabile del settore Teatro del centro di via Watteau, che in alternativa alla prima ambrosiana offre un Wagner doc, Gottfried, quarta generazione, niente smoking ma golfone di lana. «E' un video che ho fatto dieci anni fa. Racconto lo scontro tra Wotan e Alberico, come la guerra per il potere tra due criminali», Gottfried Wagner scandisce bene le parole, l'accento teutonico è rimasto. E chi lo aspettava nel cuore della Milano che conta, se vuole vederlo deve venire qui, alla periferia dell'Impero, tra i ragazzi che si sparano di tedino e per una sera si aprono all'opera. «Chi sono Wotan e Alberico oggi? Chi sono gli ultimi eredi del male? Ognuno scelga, forse Pinochet...», non si sbilancia lui, nella saletta con la bandiera rossa, le foto dei curdi alle pareti, l'immagine di Ocalan. In sala saranno un centinaio, età media sui quaranta, i volti di sempre del Movimento più qualche melomane, incuriosito dall'evento. Nel Reno si vede l'oro, è in lingotti. C'è il capitalista con grande sigaro e la ragazza vestita di cuoio. Un pugno nello stomaco, per chi crede nella purezza. Una scelta ovvia, per uno come Gottfried, che sulle sue radici ha scritto un libro, dopo aver rotto con la famiglia, sbattuto la porta a Bayreuth, messo in croce l'antisemitismo dell'antenato, buono per tutte le ideologie. A paline dal nazismo, da Adolf Hitler che nel video ha le sembianze di Charlie Chaplin che gioca con il mondo. «Questa è la dimostrazione che non siamo solo contro qualcosa, ma siamo anche per», sottolineano le immagini quelli del Leoncavallo. Nove minuti, dura il video. Fino alla scena finale, quella che per Wagner senior, nel Crepuscolo degli Dei, iniziava con il Walhalla in fiamme. «Bella la scena della bomba atomica su Hiroshima, che chiude il clip...», se la gode Giampiero, occasionale frequentatore del Leoncavallo dall'84 come tiene a precisare. E chissà che il primo dei Wagner, non si rivolti nella tomba. Fabio Potetti Roland Petit resta mori sulle scale La principessa di Kent entra per sicurezza dalla porta di servizio

Luoghi citati: Hiroshima, Milano