Arriva l'Euro, parie la Superbente

Arriva l'Euro, parie la Superbente A Basilea si chiude l'era delle singole banche centrali, la staffetta passa alla Bce guidata da Duisenberg Arriva l'Euro, parie la Superbente Tìetmeyer: niente recessione, solo Tokyo in prognosi BASILEA DAL NOSTRO INVIATO «E adesso permettetemi di fare gli auguri al nostro amico Wim, ne ha bisogno, dal prossimo mese tocca a lui...». Chi riferisce le parole del brindisi di commiato alla cena che ha preceduto l'incontro del G-10 di ieri mattina tra i governatori e presidenti delle banche centrali delle dieci maggiori economie, sintetizza l'augurio ma non dice chi l'abbia pronunciato. Ma tant'è. In fondo, conta il senso delle parole che hanno chiuso quest'ultimo summit dell'anno che, come in una staffetta, vede passare il testimone all'uomo nuovo, Wim Duinsberg, chiude l'era delle autonome banche centrali europee e apre quella della Bce, novella potenza monetaria che affianca con il suo Euro, dollaro e yen. Sì, finisce un'epoca e ne comincia un'altra nella torre tutta vetri della Banca dei regolamenti internazionali che domina il freddo di Basilea. Apparentemente tutto ha i modi (ovattati) e le forme (riservate) di sempre, quasi si trattasse di una delle tante riunioni tra governatori che, mese dopo mese, si sono succedute nella tranquilla città svizzera. In realtà, proprio l'imminenza dell'Euro ha trasformato l'incontro nell'occasione per lanciare ai mercati un messaggio di fine anno. Rassicurante, si spera. «Il 1998 è stato un anno veramente difficile per l'economia mondiale e per i mercati internazionali». Hans Tietmeyer, per una volta portavoce ufficiale del pensiero dei dieci, alla fine l'ha detto. Erano mesi che, doverosamente, frenava il pessimismo, ma adesso, a conti fatti, può finalmente dire quello che un po' tutti sanno: la crisi ha colpito duro. Acqua passata, taglia corto, adesso, pragmaticamente tocca pensare al domani, al '99: i mercati sono scettici, molti hanno rivisto al ribasso i tassi di crescita previsti quando era d'obbligo essere ottimisti. Tietmeyer Io sa e lo dice: «Il verdetto definitivo sul '99 dipenderà da molte variabili ma non sarà così negativo come viene definito nella maggior parte dei casi». Parole, quelle che il G-10 attraverso il suo autorevole portavoce hanno voluto trasmettere ai mercati, che sembrano un regalo di Natale: «Per il '99 - recitano - non è il caso di parlare di recessione, al massimo si potrà registrare un certo rallentamento». Ci potranno essere sfumature, qualche area potrà garantire maggior sviluppo («L'America, per esempio, dove tutto lascia prevedere una crescita forte»), la vecchia Europa andrà meno bene del previsto («Ma avrà una crescita pur sempre incoraggiante»), il Giappone resterà, ahimè, il buco nero: «In prognosi riservata anche se sta registrando un rallentamento del declino». Ma quello che conta è che i mercati finanziari, dopo le turbolenze dell'estate, si stiano avviando «verso una maggior calma, verso una maggior serenità». Ottimista con giudizio, insomma, il Tietmeyer che parla a nome dei grandi banchieri del mondo e che rivendica ai signori delle monete un po' di merito nell'aver evitato il peggio: «La politica monetaria - dice - ha fatto anche quest'anno il suo dovere, in America come nel vecchio continente dove la decisione ultima sui tassi è stata appropriata». Ma attenzione, aggiunge, i tassi non sono la panacea universale, non fanno miracoli, non risolvono i problemi, primo tra tanti quello della disoccupazione: «La politica mone¬ taria non basta», è l'ultimo messaggio indirizzato per forza di cose ai politici. E se poi in giro si vocifera di un possibile prossimo taglio dei tassi da parte della Banca d'Inghilterra e addirittura si spera (nella riunione del prossimo 22) in una quarta riduzione da parte della Fed, difficile immaginare altri cali in Europa. Conferma Tietmeyer: «Il livello attuale è appropriato». Anche perché la Bce di Duisenberg non ha alcuna intenzione di rafforzare troppo l'Euro rispetto a dollaro e yen. «Il tasso di cambio dell'Euro - ha detto in un'intervista - è uno dei principali indicatori che seguiamo ma io, più del suo livello, temo più la volatilità che va evitata a tutti i costi». Messaggio chiaro? Chiarissimo: «La Bce non vuole che il tasso di cambio mini la competitività di Eurolandia rispetto al resto del mondo». Nessun seguito, invece, alle polemiche con Antonio Fazio per il mancato adeguamento dei tassi italiani al 3% deciso dalla Bce. Sorrisi ufficiali a Basilea, una battuta di Fazio («Certo che ho visto Duisenberg») e un taglio secco (al 3,38%) del pronti contro termine che conferma meglio di ogni dichiarazione l'intenzione della Banca d'Italia di portarsi presto, molto presto, dal 3,5% al 3%. Armando Zeni !' VICINO, COSA CAMBI ERA' dLE DATE. All'Euro montano 23 giorni. Poi partirà la grande rivolozione (he cambierà le nostre abitudini. Ma sarà uno transizione graduale che partirà dai cambi. LA MONETA. Dal 1° gennaio '99 infatti la moneta degli italiani, tome degli altri Paesi europei, sarà l'Euro. Che perà, per tutta lo transizione, fino al lc gennaio 2002, sarà una moneta «virtuale». 31 DICEMBRE. I ministri economici europei :«>£;| »i viscntpiVK. i inumili eiuiiuiinu euiupei SI (isseranno il valore dell'Euro nei confronti delle HI"T JSÉf vof'e mone,e- Governatori delle banche centrali TT^.Tn.ffifl e delfo-Bce ratificheranno la decisione e metteranno in moto il processo di adeguamento, dando il via a migliato di operazioni: cambi, titoli, collegamenti^, di programmi software per i pagamenti, vigilanza sulle nonché. \ TITOLI STATO. I titoli pubblici non saranno pia denominoti in lire, ma in Euro. I titoli in carta smetteranno di avere valore, resterà solo la registrazione elettronico. I pacchetti di titoli, anche quelli già emessi e in mono al risparmiatori, saranno divisi in lotti minimi da mille Euro. Iresti potranno essere tenuti fino a stodenza o venduti. ASSEGNI. Su richiesta le banche consegneranno libretti in Euro. Il carnet avrà un colore diverso. f CONTI CORRENTI. La conversione automatica dei conti correnti in Euro scotterò dal 1° gennaio 2001.1 correntisti dal gennaio'99 avranno perà la possibilità di chiedere la conversione in' Euro allo propria banca. Tutte le operazioni di conversione saranno gratuite BONIFICI. Sarà possibile effettuare e incassare bonifici in Euro. CARTE CREDITO. Dal 1° gennaio '99 sarà possibile utilizzare le carte di credito per pagamenti m Euro. Ma l'accettazione sarà facoltativa. Non sarà invece possibile, fino alla conversione completa delle banconote ()*. gennaio 2002) utilizzare il Bancomat. LIBRETTI RISPARMIO. Saranno mantenuti in lire fino al 31 dicembre 200V • '\ MUTUI. Per Duelli a tassò fisso sarà possibile chiedere la co Versione. Quelli in Ecu verranno invece convertiti d'affida in Euro (un Euro per ogni Ecu). Per i mutui a tasso variabile ci scranno nuovi parametri, che dovranno essere definiti dal Tesoro STIPENDI E PENSIONI. Continueranno o «aere pagati in lire fino al big-bang finale (31 dicembre 2001), ma I conteggi saranno effettuati parallelamente fjlEuro. G-10 attraverso il suo autorevole finanziari, dopo le turbolenze taria non basta», è l'ultimo mesvolatilità che va evitata a tutti i

Persone citate: Antonio Fazio, Duisenberg, Hans Tietmeyer, Tietmeyer, Zeni

Luoghi citati: America, Basilea, Europa, Giappone, Tokyo