L'influenza arriva in anticipo

L'influenza arriva in anticipo Isolato a Genova il virus dell'«Australiana», i medici: «Nessun problema per chi si è vaccinato in tempo» L'influenza arriva in anticipo Fra una settimana comincia la fase critica GENOVA. Una brutta notizia: è stato accertato il primo caso in Italia di influenza. E una bella notizia: il virus identificato è quello previsto, dunque chi è vaccinato può stare tranquillo. L'istituto di Igiene dell'Università ha isolato il virus dell'australiana» (denominato ufficialmente A/H3N2) in una paziente di 56 anni. Finora, in Europa, il virus era stato isolato in Francia (due casi) e in Inghilterra (un caso). «Certamente non si tratta - ha spiegato il professor Piero Crovari, primario dell'Istituto - del primo caso in assoluto: è il primo che il "sistema di sorveglianza sanitaria" italiano è riuscito a scova-1 re. Certi raffreddori e malattie di queste settimane potrebbero essere state quindi forme influenzali». Questa è la prima fase dell'epidemia, in anticipo rispetto alle previsioni che la davano in arrivo per metà dicembre. «Per una settimana avremo ancora casi sporadici - spiega Crovari che si faranno via via più frequenti, fino a raggiungere l'apice tra un mese. Trascorsa una decina di giorni, l'epidemia comincerà a regredire. Due mesi in tutto». Secondo gli epidemiologi, le persone colpite in Italia saranno quattro milioni, i morti qualche migliaio. Nell'inverno del 1989-'90 ci fu l'epidemia più grave degli ultimi dieci anni: seimila vittime. Chi ha fatto il vaccino ha 80 probabilità su cento di evitare il contagio (il vaccino è più efficace sulle persone in buone condizioni fisiche che su quelle debilitate come gli anziani). Per chi si ammala si prospettano due giorni di incubazione e una settimana di malattia vera e propria con febbre dai 38,8 ai 39,5 gradi, dolori ossei, stanchezza. Non sono previsti, al momento, sindromi intestinali. Non esistono cure contro l'influenza, ma soltanto medicine che combattono i sintomi. Un farmaco è in sperimentazione da tre anni (è uno spray, sembra dare ottimi risultati) e sarà pronto per il prossimo inverno. Sempre validi, intanto, i classici «consigli della nonna»: coperta, latte caldo e brodino. Alcuni studi suggeriscono di assumere vitamina C per migliorare le difese immunitarie, ma vanno benissimo le spremute di arancia, la frutta in genere e le verdure fresche. I luoghi affollati andrebbero evitati, così come è consigliabile di lavarsi spesso le mani, di non toccarsi il naso e di ridurre le cause di stress. Il vaccino è consigliato a chi rischia gravi complicanze, come anziani o cardiopatici, o non vuole rischiare di ammalarsi in questo periodo (per esempio liberi professionisti o persone in viaggio): ha effetto entro sette-dieci giorni, quindi va assunto al più presto. Diversamente, non serve a nulla. Il sistema di sorveglianza ligure, che fa parte di una rete di laboratori al servizio dell'Organizzazione mondiale della Sanità, prevede l'interazione con numerosi medici di famiglia (chiamati dall'istituto di Igiene «medici sentinella»). «Nei casi sospetti, i medici di famiglia fanno un tampone orofaringeo, cioè passano un batuffolo di cotone nella gola del paziente, poi lo danno al nostro laboratorio aggiunge il professor Crovari -. Noi lo mettiamo in coltura e poi trasmettiamo i dati al centro mondiale per lo studio dell'influenza di Londra. Sulla base di tutti i ceppi isolati, si individuano le varianti di virus che potrebbero circolare il prossimo anno, in modo da predisporre già il nuovo vaccino». Il continuo controllo dei virus influenzali diffusi nel mondo serve anche a prevenire un altro gravissimo rischio: la dif- fusione di ceppi inaspettati. La storia della medicina ricorda tre casi: nel 1918 la «Spagnola», nel '57 l'«Asiatica», nel '68 il virus di Hong Kong. Furono tre pandemie, con milioni di morti. Il rischio che si ripetano? «Dipende da tali e tanti fattori che fare una previsione è difficile come vincere a una lotteria - spiegano all'istituto di Igiene di Genova -. Rispetto al passato, comunque, un virus nuovo sarebbe individuato molto più rapidamente proprio grazie alla rete di laboratori che lavora per l'Oms in tutto il mondo». [s. man.] Dopo due giorni di incuba2ione il malanno esploderà con febbre anche elevata Il prossimo inverno a disposizione uno spray che riuscirà a sconfìggere l'epidemia anticipo a fase critica CONTRO I MALANNI INVERNALI Il prossimo inverno a disposizione uno spray che riuscirà a sconfìggere l'epidemia

Persone citate: Crovari, Piero Crovari

Luoghi citati: Europa, Francia, Genova, Hong Kong, Inghilterra, Italia, Londra