Rinunciano all'amore per prendere i voti

Rinunciano all'amore per prendere i voti Fidanzati per anni, si sono lasciati per rispondere alla vocazione: «Ma il nostro legame resta indissolubile» Rinunciano all'amore per prendere i voti La scelta di una coppia di Caserta: lei monaca di clausura, lui prete CASERTA DAL NOSTRO INVIATO Gli amici guardavano a quella coppia con un pizzico di invidia. «Sono insieme da tanti anni eppure si comportano come se si fossero conosciuti appena ieri», commentavano quando li vedevano passeggiare a braccetto per le vie di Sessa Aurunca, una cittadina del Casertano. Stavano proprio bene insieme: stessi gusti, stessi interessi. E poi li teneva legati la comune fede in Dio, un sentimento che si è rivelato più forte dell'amore che l'uno nutriva per l'altro e che alla fine ha completamente cambiato le loro esistenze. Così Lorenzo e Concetta, fidanzati «da sempre», hanno deciso insieme di prendere i voti: lei monaca di clausura da poco più di un anno, lui sacerdote soltanto da ieri. «Si può scoprire Cristo anche attraverso un'esperienza come il fidanzamento», ha sentenziato Lorenzo Langella, 31 anni, poco prima di ricevere gli ordini nella cattedrale di Sessa Aurunca dal vescovo della diocesi, Antonio Napoletano. E c'è da dargli ragline, a giudicare dalla storia di cui è protagonista. Conobbe Concetta quando frequentava ancora il liceo, e fra i due fu immediatamente amore. Il padre impiegato dell'Enel e la madre professoressa furono subito entusiasti di quella ragazza acqua e sapone, senza grilli per la testa, anche lei studentessa, e incoraggiarono il fidanzamento. Per anni la vita dei fidanzati di Sessa Aurunca filò senza problemi, verso il porto sicuro di un prevedibile matrimonio. Non subì traumi neanche quando lui si trasferì a Bologna per frequentare la facoltà di architettura. Lei lo aspettò, e nel frattempo si laureò in lettere e cominciò a insegnare in un paesino della provincia di Caserta. Insomma, allora tutto lasciava pensare che il futuro di Lorenzo e Concetta sarebbe stato scandito da un'esistenza tranquilla e anonima in una cittadi¬ na di provincia. Ma non è andata a finire così. «Se si ha la fortuna di incontrare una ragazza sensibile ai discorsi religiosi, anche i più riluttanti possono tornare a gustare la bellezza di essere insieme nel nome del Signore», commenta oggi don Lorenzo. I primi segni della vocazione li ha avuti ancora una volta assieme alla sua Concetta. La coppia frequentava da tempo la parrocchia di Sant'Eustachio, sotto la guida spirituale di monsignor Mario Sullo. A lui i due giovani hanno espresso i loro dùbbi, combattuti com'erano tra l'affetto che li legava e l'amore di entrambi per Dio. Insieme hanno discusso, pregato e pianto. Finalmente, un anno fa, la decisione. L'iniziativa l'ha presa lei, Concetta, che d'accordo con lui ha fatto la scelta più drastica possibile: si è chiusa in totale isolamento in un convento delle Clarisse in Toscana. Una vita dalle regole estremamente rigide, la sua: non ha potuto tornare a Sessa Aurunca neanche per il funerale della madre. Ieri è toccato a Lorenzo prendere i voti. «Sono grato a Dio e alla mia ex ragazza, ora monaca di clausura - ha detto -. Se l'ho più vista o sentita da quando ha preso i voti? Naturalmente no, ma il nostro legame resta vivo e indissolubile nella preghiera e nella vita che entrambi abbiamo consacrato a Dio». Dopo aver frequentato la facoltà teologica dell'Italia Meridionale, don Lorenzo si è iscritto alla Pontificia università salesiana di Roma, dove frequenta il corso per la Licenza in Sacra Teologia. «Sarà impegnato nella pastorale delle vocazioni - commenta il direttore dell'ufficio comunicazioni sociali della diocesi, di Sessa Aurunca, Antonio Rungi -. La sua singolare esperienza di vita può essere davvero utile per guidare tanti giovani a prendere sul serio eventuali segnali di vocazione anche se c'è un fidanzamento in corso». Fulvio Milone Lorenzo è stato ordinato sacerdote ieri Adesso si occuperà di vocazioni giovanili

Persone citate: Antonio Napoletano, Antonio Rungi, Fulvio Milone Lorenzo, Lorenzo Langella, Mario Sullo