Uno spot contro il turismo sessuale di Gigi Padovani

Uno spot contro il turismo sessuale Uno spot contro il turismo sessuale Sugli aerei tedeschi nei voli intercontinentali A destra un'immagine dello spot trasmesso dalla Lufthansa ROMA. L'hostess sorride, mentre indossa il giubbotto di salvataggio: sugli schermi del Boeing 747-400 scorrono le immagini con le procedure di sicurezza, i passeggeri del volo FrancoforteBangkok sono distratti. Poi sui video di bordo passa un breve spot che colpisce tutti come un pugno nello stomaco. Una musichetta da nido d'infanzia accompagna i fotogrammi in dissolvenza di un orsacchiotto in pelouche, di un trenino elettrico, di un arlecchino e di una palla rossa, con la scritta in inglese: «I giocattoli preferiti dei tuoi bambini». Quindi la colonna sonora cambia, sembra quella di un film thriller. Compaiono alcuni nomi scritti con grafia infantile su un vetro: «Cinthya, 11; Suong, 13; Manolo, 4; Santhal, 5; Felicia, 7». E sotto: «I giocattoli preferiti di molti viaggiatori». Infine uno slogan a schermo pieno: «Lo sfruttamento sessuale dei bambini è perseguito ovunque nel mondo. Puoi fare qualcosa anche tu». Dal 20 novembre scorso, Lufthansa è la prima compagnia aerea ad aver accettato una campagna contro il turismo sessuale, attraverso spot che vengono trasmessi sui voli a lunga distanza in partenza dalla Germania: il video che abbiamo descritto è stato presentato qualche giorno fa in un convegno dell'Ue a Bruxelles ed è stato prodotto dalla sede tedesca dell'associazione internazionale «Terre des hommes», che ddiritti dell'infanDammermann mes» che segue la che almeno 1anno pratichinoLo spot si intitstato preparatone del ministerosco, della Corndella Lufthansdeo, prodotto dctures di Ambubambini-schiavvetro, e i frammno il simbolo de viaggiatori». Infine uno slogan a schermo pieno: «Lo sfruttamento sessuale dei bambini è perseguito ovunque nel mondo. Puoi fare qualcosa anche tu». Dal 20 novembre scorso, Lufthansa è la prima compagnia aerea ad aver accettato una campagna contro il turismo sessuale, attraverso spot che vengono trasmessi sui voli a lunga distanza in partenza dalla Germania: il video che abbiamo descritto è stato presentato qualche giorno fa in un convegno dell'Ue a Bruxelles ed è stato prodotto dalla sede tedesca dell'associazione internazionale «Terre des hommes», che da anni si batte per i diritti dell'infanzia. Spiega Christa Dammermann di «Terre des hommes» che segue il progetto: «Si calcola che almeno 10 mila tedeschi ogni anno pratichino il turismo sessuale. Lo spot si intitola "Giocattoli" ed è stato preparato con la collaborazione del ministero della Famiglia tedesco, della Cornmissione europea e della Lufthansa Germania. Nel video, prodotto dalla Cobblestone Pictures di Amburgo, i nomi di quei bambini-schiavi sono scritti su un vetro, e i frammenti di quei vetri sono il simbolo delle loro sofferenze». Dopo Lufthansa, anche Ah France ha deciso di aderire all'iniziativa, con un altro video in corso di realizzazione a cura dell'Ecpat (acronimo inglese che sta per «End Child Prostitution andTrafficking», cioè «Fine alla prostituzione infantile e al traffico di minori a fini sessuali»), mentre molti tour operator - come Nouvelles Frontieres e Cts - hanno già accettato le vetrofanie di sensibilizzazione contro lo sfruttamento sessuale dei minori, che compaiono anche su alcuni «ticket-jackets» (i contenitori per i biglietti aerei) o sui cataloghi turistici. «Non vogliamo cer¬ to convincere i pedofili che prenotano via Internet le loro prede - spiega Mara Gattoni, coordinatrice dell'Ecpat Italia - ma le persone normali, magari padri di famiglia convinti che quelle giovanissime prostitute siano un "uso locale", e che soprattutto non sanno come ora la legge italiana persegua i reati commessi contro i minori anche se commessi all'estero». Già, ma se Lufthansa e Air France stanno impegnandosi, che succede in Italia? «Le vetrofanie con la bimba dentro la valigia, simbolo dei due milioni di minorenni che nel mondo sono vittime di questo turpe traffico, dovevano essere affisse anche all'aeroporto di Fiumicino. Finora però c'è sempre stato qualche intoppo burocratico - risponde Mara Gattoni -, mentre l'Alitalia non ha ancora nulla in programma». Eppure il nostro Paese, con la legge contro la violenza sessuale e la pornografia recentemente varata è ora all'avanguardia in Europa, tanto che tutte le agenzie si stanno preparando a inserire nei nuovi cataloghi turistici dell'anno prossimo la frase (l'articolo 16) che dal febbraio '99 saranno obbligati a pubblicare: «La legge italiana punisce con la pena della reclusione i reati inerenti alla prostituzione e alla pornografia minorile, anche se gli stessi sono commessi all'estero». Ora però anche Assotour (aderente a Confindustria), Fiavet e Assotravel - le associazioni di categoria dei tour operator italiani - si stanno muovendo. «Purtroppo in Italia non ci sono studi sulle destinazioni - dice Monica Bizza, del direttivo Assotour -, anche se le conosciamo tutti: Filippine, Thailandia, Cuba, Brasile. Ora stanno partendo molti progetti con finanziamenti Ue, compresi corsi di formazione per il personale». Forse il video Lufthansa non fermerà i pedofili organizzati, ma potrà almeno indurre qualche senso di colpa nelle «persone normali» pronte a cercare una «niiia» sul Malecon di l'Havana durante le vacanze di fine anno. Gigi Padovani ! Sul video compaiono le immagini di alcuni bambini e una scritta: «Questi sono i giocattoli preferiti di molti viaggiatori» A destra un'immagine dello spot trasmesso dalla Lufthansa

Persone citate: Ah France, Child, Christa Dammermann, Havana, Mara Gattoni, Monica Bizza