Ecco come liberare l'alloggio

Ecco come liberare l'alloggio CONDOMINIO Ecco come liberare l'alloggio I~~ N ridazione giungono con frequenza lettere sul pratile na degli alloggi locati. Sono sfoghi di proprietari I che ion riescono a ottenere la disponibilità di un loro bene, oppure di inquilini, magari pensionati o con pochi mezzi, che temono di restare in mezzo a una strada. Quello che noi possiamo fare è spiegare che cosa dicono le norme di equo canone e patti in deroga attualmente in vigore e che, nonostante l'approvazione delle nuova legge sulle locazioni (alla quale dedicheremo grande spazio nelle prossime settimane), varranno ancora per i milioni di contratti in corso. ENTRO 4 ANNI Se si vuole la casa libera alla prima scadenza di 4 anni i proprietario deve motivare la disdetta del contratto. Si applicano l'articolo 29 e 59 della legge 392/78 (equo canone). La comunicazione deve avvenire mediante lettera raccomandata, specificando il motivo per cui si chiede il rilascio. I motivi considerati validi dal legislatore sono otto. 1) L'immobile serve per uso diretto del proprietario, del coniuge 0 di un parente in linea retta di primo (genitori e figli) o secondo grado (fratelli e sorelle, nonni e nipoti). 2) L'offerta di un altro appartamento adeguato all'inquilino, a un canone non superiore del 20% rispetto a quello attuale e con il rimborso delle spese di trasloco. 3) L'immobile è gravemente danneggiato e bisogna effettuare lavori di ripristino che rendono impossibile la permanenza dell'inquilino. Bisogna avere già la concessione o autorizzazione edilizia. 4) Si desidera demolire o trasformare l'immobile e si possiede già la concessione. 5) Si tratta di immobile vincolato e la Sovrintendenza ha autorizzato un restauro senza la presenza di occupanti. 6) L'inquilino possiede un altro immobile adeguato nello stesso o in altro comune confinante. 7) L'appartamento è stato sublocato e l'inquilino non occupa stabilmente la parte che si è riservata. 8) L'inquilino non occupa continuativamente l'appartamento. RACCOMANDATA Con quale anticipo va inviata la raccomandata? E' un problema di non facile soluzione: l'articolo 29 della legge 392 parla di 12 mesi (18 per gli alberghi); le norme transitorie dell'articolo 59 parlano di 6 mesi. Sull'interpretazione il dibattito è tuttora aperto; meglio, comunque, mettersi con le spalle al coperto e rispettare il maggior termine di 12 mesi. 1 DANNI Una volta ricevuta la comunicazione, l'inquilino può scegliere se aderire all'invito del proprietario o fare orecchie da mercante e farsi sfrattare. Se la soluzione adottata è la seconda, il proprietario può mettersi il cuore in pace, perché, anche se attiva le procedure di urgenza per l'esecuzione, otterrà la casa solo dopo anni e con un notevole esborso per spese legali. Se il proprietario, di fronte all'atteggiamento poco disponibile dell'inquilino, intende proseguire per la sua strada, è meglio che lo faccia solo se le motivazioni che adduce per liberare la casa sono vere. Infatti, nel caso di rilascio senza sfratto, se entro 6 mesi non darà corso alle intenzioni addotte come motivo dovrà rimborsare le spese di trasloco all'inquilino e pagargli i danni fino a 48 mensilità, oltre a essere multato fino a 2,5 milioni dal Comune. Se lo sfratto è ottenuto con dichiarazioni false, si rischia la galera. Gino Pagliuca

Persone citate: Gino Pagliuca