GIOVEDI' SCIENZA: IL DOLORE

GIOVEDI' SCIENZA: IL DOLORE GIOVEDI' SCIENZA: IL DOLORE Giovedì 10 dicembre, alle ore 17,45, al Teatro Colosseo, in via Madama Cristina 71/a, per il ciclo dei «GiovedìScienza», la professoressa Elsa Margaria, responsabile del servizio di Anestesia e rianimazione dell'Ospedale Ginecologico-Ostetrico Sant'Anna, terrà una conferenza su «Dominare il dolore», come imparare ad ascoltarlo e a conoscerlo. SE non fossimo in grado di percepire il dolore non potremmo sopravvivere, neppure nella vita di ogni giorno e men che meno in situazioni estreme. Le persone insensibili al dolore, per esempio per un difetto genetico, non sono affatto invidiabili come potrebbe sembrare di primo acchito. Dunque perché si soffre? Il dolore è parte essenziale del sistema di allarme fornitoci dalla natura, serve a metterci in guardia su mille pericoli, insomma è una difesa. Senza il dolore ci faremmo continuamente male, per esempio ci bruceremmo sovente le dita o la lingua. Inoltre il dolore è l'espressione più intensa della malattia, è l'avvertimento che si ha bisogno di cure, ed è anche il più potente alleato del medico poiché lo guida verso la diagnosi, pur non essendo un indicatore infallibile. Infatti talora si provano dolori vivissimi, per esempio nella nevralgia del trigemino, senza che i tessuti siano lesi, e viceversa il dolore può mancare quantunque i tessuti siano gravemente aggrediti, come nei tumori. Sappiamo anche che vi sono infarti silenti. Ma quando siamo colpiti da dolori acuti, lancinanti, sordi, profondi, non pensiamo certo alle qualità positive del nostro sistema di allarme, vogliamo soltanto liberarcene al più presto. Il capitolo della farmacologia del dolore è in piena evoluzione, ogni anno vengono studiate e sintetizzate nuove molecole con proprietà antidolorifiche. Schematicamente si distinguono due classi di analgesici, ossia di farmaci che attutiscono e aboliscono la percezione del dolore senza compromettere le altre sensazioni né agire sulla coscienza: gli antifebbrili-antinfiammatori come la ormai centenaria aspirina e molti altri analoghi, ed i narcotici, ossia la morfina (dall'oppio) ed i suoi numerosi derivati. Vi è anche una terapia chirurgica del dolore, con interventi sul midollo spinale, sul sistema nervoso simpatico ed altri. Ulrico di Aichelburg

Persone citate: Elsa Margaria, Ulrico Di Aichelburg