LA MOSTRA DEL NOSTRO SECOLO di Giuseppe Culicchia

LA MOSTRA DEL NOSTRO SECOLO UNA CITTA'A NUDO LA MOSTRA DEL NOSTRO SECOLO ABerlino! A Berlino!», direbbero Irina e Olga sotto lo sguardo pensieroso di Masa, se la Santa Madre Russia di Cechov fosse il Brandeburgo di oggi. A Berlino bisognerebbe andare subito, senza perdere altro tempo, prima che sia troppo tardi per tutti: perché Berlino, ancora per poco, è una città meravigliosa, di cui, passeggiando polstrada, si vede la carne; esposizione permanente di tutto ciò che è stato questo nostro terribile ventesimo secolo; e tra i ponteggi degli innumerevoli cantieri che squarciano ogni via e ogni quartiere della nuova capitale si intravedono in tempo reale le ombre festanti della Belle Epoque sul punto di essere divorate dalle brame Guglielmine, come se giusto ieri Rosa Luxemburg fosse stata assassinata nel Tiergarten e la gente se ne tornasse dall'aver ritirato gli inflazionatissimi stipendi da miliardi di marchi del 1923, e sull'Unter den Linden fosse appena risuonato il passo tremendo di milioni di neri stivali e i Russi avessero giusto preso il Reichstag e il Muro fosse invece che quasi del tutto smantellato appena in via di costruzione e Kennedy avesse detto in mattinata «Ich bin ein Berliner» e gli studenti stessero per occupare fatiscenti case e austere Università e da un momento all'altro dovesse arrivare una qualche rivendicazione della Baader-Meinhof, al suono della Love Parade che spazza via ogni cosà. Un giorno i vuoti di Berlino - le cicatrici lasciate dal Novecento sul volto della città - non ci saranno più: al loro posto, scintillanti centri commerciali come ovunque, e allora Berlino invece che essere unica diventerà banale; chiusi i cantieri, si sigillerà anche la Memoria. Ma Berlino non si rassegna, è luogo abituato alla lotta: e la sua disperata vitalità arriva fino a noi, fin qui, sotto forma di berlinese settimana organizzata dal Goethe Institut, durante la quale sarà possibile radiografare a distanza il tessuto della metropoli, in bilico tra passato - il cinema targato Ufa, il teatro di Heiner Muller gli attori di Fassbinder e la musica dei Kraftwerk - e futuro: con la visione in diretta via Internet dei lavori in corso sulla Potsdamer Platz e le nuove sperimentazioni del Volksbùhne e le ibridazioni tra suoni e immagini rese possibili dall'utilizzo delle tecnologie digitali. Berlino, cuore pulsante dell'Europa, cui stanno sostituendo ventricoli e valvole con pezzi di ricambio di plastica: non ci siete mai stati? Lei è venuta a trovare voi, e per voi si denuderà. Giuseppe Culicchia

Persone citate: Baader, Cechov, Goethe, Kennedy, Linden, Meinhof, Rosa Luxemburg

Luoghi citati: Berlino, Brandeburgo, Europa, Russia