Cattive ragazze

Cattive ragazze Cattive ragazze UNO spettacolo d'avanguardia è quello spettacolo in cui, alla fine, gli attori devono avvisare gli spettatori che è ora di applaudire. Questa è la conclusione a cui sono pervenuta dopo due ore in cui io, la Bionda e la Rossa abbiamo trattenuto una risata isterica di fronte a giganti che incedevano attraverso il palco su zeppe vertiginose, tizie che vagavano per la scena lasciandosi ogni tanto cadere al suolo, baccanti che facevano incursioni terroristiche in mezzo al pubblico. A meno che non siamo noi Spies Girls ad avere un livello intellettuale e culturale troppo basso per comprendere la Vera Alle: conclusione verosimile quanto l'altra. In ogni caso, dopo lo spettacolo decidiamo di riaccendere la serata dedicandoci a qualcosa di veramente congeniale alle nostre cellule grigie e, soprattutto, alle nostre papille gustative: balziamo in macchina e ci proiettiamo al pub irlandese in piazza Arbarello. Miracolo! C'è un tavolo libero, di fronte al bancone: lo occupiamo, andiamo a ordinare da bere, e per un'oretta chiacchieriamo, ridiamo, mangiucchiamo, insomma, chi sta meglio di noi. Dopo un po' la Bionda deve (tanto per cambiare) andare in bagno, e la Rossa l'accompagna; sia mai detto che una femmina va alla toilette da sola. Io le aspetto al tavolo, osservando pigramente ciò che mi succede intorno. In coda alla cassa, c'è una ragazza: quando è il suo turno, paga una birra, mette il resto nel portafoglio, si allontana; e non si accorge che mille lue le sono cadute per terra. Devo alzarmi, recuperare la banconota e riportargliela? Un adolescente che assomiglia spaventosamente a Valentino Rossi è più svelto di me: vede le mille lire, le raccoglie e si guarda intorno, come per individuarne il proprietario. Infine, inette a fuoco un uomo che assomiglia spaventosamente al padre di Ridge in Beautiful. «Scusi, sono sue queste mille lire?», gli domanda; il padre di Ridge lo guarda inebetito per un attimo, poi si riscuote: «Aspetta che controllo», risponde. Apre il portafoglio, conta i soldi, rialza lo sguardo su Valentino. «Sì, sono mie», dice solenne. Valentino gli dà la banconota, il padre di Ridge la intasca. «Allora esiste ancora qualcuno che restituisce perfino le mille lire», commenta. «Sei proprio un bravo ragazzo». Valentino ringrazia confuso, si allontana. Ma ecco la Bionda e la Rossa: mi guardano incuriosite, mi domandano a cosa si deve il mezzo sorriso che ho sulle labbra: «Sedetevi», le invito, e aggiungo: «Cara Bionda, credo di avere una bella storia da raccontarti».

Persone citate: Bionda, Girls, Ridge, Spies, Valentino Rossi