«FESTIVAL E INTERNET» di Giuseppe Culicchia

«FESTIVAL E INTERNET» LO DICO ATORINOSETTE «FESTIVAL E INTERNET» «Appelli, che stress» «Spettatori ineducati» Riviste su Internet L'articolo di Giuseppe Culicchia su «La Stampa» di giovedì 26 a proposito degli accrediti per le riviste su Internet al Torino Film Festival dimostra quanto sia grande il rischio che i lettori vengano informati in maniera parziale o inesatta. Di problemi di accrediti, è innegabile, il Torino Film Festival ne ha avuti molti: esistono le finte riviste su Internet, esistono i fotocopiatori di abbonamenti, esistono i falsi giornalisti. Però nessuno ha ancora parlato di quelli che lavorano gratis dormendo quattro ore per notte soltanto per la passione del cinema e per il desiderio di fare un buon lavoro e di fornire un buon servizio, cosa che riviste telematiche come Falso Movimento e Cinemah stanno facendo con ottimi risultati. Quando si decide di rilasciare un accredito, sarebbe necessario conoscere la rivista alla quale esso viene rilasciato, cosa che non avviene dal momento che Internet continua ad essere più un misterioso nemico che uno strumento di comunicazione. Anziché rilasciare un solo accredito ad ogni rivista, parificando in questo modo i siti falsi a quelli che hanno una tradizione di anni, sarebbe utile non rilasciarne nessuno a chi vuole solo entrare gratis (e in meno di un minuto si può controllare) e favorire invece chi può rendere un servizio informativo, dal momento che l'aggiornamento più che quotidiano consente di seguire l'intero svolgimento del Festival di ora in ora, ma per farlo occorrono più persone. L'articolo di Culicchia non è sbagliato, e pone ironicamente un problema importante. Ma a fianco dell'articolo dello scrittore, servirebbe un trafiletto riguardante l'impegno dei volontari delle riviste telematiche che funzionano davvero. Stefano Cravero c. redattore Falso Movimento Sempre più difficile Come molti sanno, in questi giorni l'Università è in subbuglio per la protesta degli studenti contro la riduzione degli appelli. In pratica se fino allo scorso anno gli appelli erano diluiti nell'anno accademico, da quest'anno sono concentrati e ravvicinati tra di loro in 3 sessioni: autunnale (settembre-ottobre), invernale (gennaio-febbraio), estiva (giugno-luglio). Il provvedimento, è stato detto, vuole garantire la continuità didattica ai docenti che in questo modo possono svolgere i corsi senza interruzioni. La conseguenza di tutto questo sarà un sensibile aumento dei tempi di laurea (che nell'ateneo torinese sono già eleva¬ ti) per molti studenti, che non riusciranno a preparare due esami in tempi così ravvicinati e in un'unica sessione. In realtà il regolamento adottato' unilateralmente dall'Università non fa che confermare una linea di tendenza: quella cioè della scarsa attenzione rivolta agli studenti e loro problemi. Marco Niccoli, Torino Maleducati al concerto Lunedì 23 novembre una parte del pubblico musicale di Torino ha fornito l'ennesima riprova della sua scoraggiante pochezza. Al Lingotto, l'Orchestra Filarmonica di Londra eseguiva la «Prima Sinfonia» di Shostakovic. Il terzo tempo si lega al quarto tramite un rullo di tamburo in pianissimo: un certo numero di spettatori, in spregio agli orchestrali e all'autore, pensando a un intervallo fra un tempo e l'altro, non ha perso l'occasione per il consueto rumoroso scarico di tosse e svuotamento di froge intasate. Il direttore Kurt Masur non ha potuto fare a meno di voltarsi indignato verso la platea, a reprimere con uno sguardo quella indecente esibizione. Come se non bastasse, un altro episodio ha disturbato il «bis», cioè la ripetizione dello Scherzo della stessa Sinfonia. A un dato punto c'è una pausa, e anche qui qualche spettatore frettoloso di esprimere il suo entusiasmo ha cominciato ad applaudire, mentre l'orchestra doveva ancora finire il pezzo. Allora mi domando: perché questa gente non se ne sta a casa propria a scatarrare e a spellarsi le mani davanti alla tivù? Leonardo Osella, Torino Lettere a «Lo dico a TorinoSette» via Marenco 3210126 Torino oppure fax 011 /663.90.36

Persone citate: Culicchia, Kurt Masur, Leonardo Osella, Niccoli, Shostakovic, Stefano Cravero

Luoghi citati: Londra, Torino