Batterio causa il mal di testa?

Batterio causa il mal di testa? ESPERTI A LONDRA Batterio causa il mal di testa? Novità da ricercatori di Roma e Torino IN settembre, a Londra, i maggiori esperti mondiali di emicrania si sono dati appuntamento per il XII Migraine Trust International Symposium. Alcune novità hanno destato molto interesse. Due gruppi di ricerca italiani, il primo dell'Università Cattolica di Roma ed il secondo di Torino, hanno messo in evidenza nei pazienti emicranici un'alta percentuale di positività per l'infezione da Helicobacter Pylori (HP). Questo parassita che colonizza lo stomaco è responsabile di numerosi casi di ulcera gastrica e sembra avere un ruolo predisponente la comparsa del carcinoma gastrico. Negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato un ruolo favorente dell'infezione da HP nella comparsa di patologia cardiovascolare come l'infarto e l'ictus cerebrale. L'elevata positività per l'infezione da Helicobacter Pylori nei pazienti emicranici, riscontrata da ambedue i gruppi di ricerca, suggerisce che la produzione di sostanze vasoattive da parte del sistema immunitario in seguito all'infezione possa avere un ruolo nello scatenamento degli attacchi di cefalea. I pazienti emicranici sono stati sottoposti a terapia antibiotica a base di amoxocillina e claritromicina, associate a un inibitore della pompa protonica. Dopo l'eradicazione del batterio, il 25 per cento dei pazienti ha segnalato la scomparsa delle crisi emicraniche mentre il restante 75 per cento ha registrato una riduzione della frequenza e dell'intensità delle cri- si. Questi studi, se pur in fase preliminare e meritevoli dì conferma, aprono una nuova prospettiva nella profilassi dell'emicrania. Una seconda ricerca del tutto innovativa, ancora ai primi passi, è quella che ha valutato gli effetti della terapia luce (light therapy) nella profilassi dell'emicrania. Da anni è stato dimostrato, negli Usa, che l'esposizione prolungata a luce intensa può essere efficace nelle sindromi depressive, in particolare nei pazienti affetti da depressione stagionale (seasonal affective disorders). Tali pazienti nei mesi invernali, con la riduzione del numero di ore di luce solare, manifestano astenia, depressione dell'umore, aumento delle ore di sonno, iperbulimia con necessità di assumere dolci. Il meccanismo d'azione della terapia luce nelle depressioni stagionali è ancora ignoto; si ritiene, tuttavia, che questa possa modulare la secrezione di melatonina e di serotonina nel cervello. Vista la comorbilità per depressione nei pazienti emicranici e la presenza di deficit dei sistemi serotoninergici cerebrali nell'emicrania, abbiamo sottoposto a terapia luce un gruppo ristretto di emicranici. A due mesi dal trattamento con light therapy, è stata riferita dai pazienti emicranici una significativa riduzione della frequenza e della severità delle crisi, in assenza di effetti collaterali significativi. I pazienti sono sottoposti ad un ciclo di terapia con esposizione ad una luce bianca e brillante di 2500 lux (unità di misura dell'intensità luminosa). La durata dell'esposizione è di circa 30 minuti. Il meccanismo con cui la luce agisce sulla cefalea non è del tutto chiaro sebbene sia ipotizzabile, in analogia alla patologia depressiva, un effetto modulatorio sui sistemi serotoninergici cerebrali. Ovviamente la light therapy non si effettua durante gli attacchi emicranici quando vi è notoriamente ipersensibilità agli stimoli luminosi (fotofobia). Il trattamento profilattico dell'emicrania è ancora un problema aperto. Numerosi fannaci vengono correntemente utilizzati per ridurre la frequenza e l'intensità delle crisi. Questi farmaci hanno, ovviamente, effetti collaterali che possono anche essere importanti e non sempre permettono di raggiungere un adeguato controllo della sintomatologia. I risultati del Migraine Trust indicano da un lato la complessità dei meccanismi che possono scatenare l'attacco emicranico e, dall'altro, la necessità di sperimentare trattamento alternativi a quelli in uso. Lorenzo Pinessi Centro Cefalee Università di Torino >. b. L'Helicobacter pylori sarebbe responsabile di alcune emicranie

Persone citate: Lorenzo Pinessi

Luoghi citati: Londra, Roma, Torino, Usa