Magico e reale della Cubana libre

Magico e reale della Cubana libre OLTRECONFI NE Magico e reale della Cubana libre IA fascinazione che esercita su di noi la letteratura latino-americana è la nostra particolare forma di «orientalismo», un vasto territorio, esotico e misterioso, — non oscuro o minaccioso come l'Africa né spaventoso come l'Islam. E' come noi ma non esattamente come noi. Assai più colto, intelligente e percettibile di quanto ne sappiamo; eppure lo abbiamo riassunto nella assurda denominazione di «realismo magico». Questo non perché il Sudamerica non abbia prodotto resoconti della sua realtà (Euclides da Cunha, i Memoirs del generale Rosas, Machado de Assis, Adonias Fillio), ma perché il «vero» Sudamerica ci ha sempre annoiati. Voghamo non la verità ma il mito, che è tanto più facile da respingere se si è razionali, o da accettare se si è passivi. Fortunatamente, non ci sono soltanto Borges, Carpentier, Cortazar o Jorge Amado, per straordinari che siano. C'è una nuova generazione di scrittori, latino americani negli argomenti, ma non nel mito, e nordamericani per stile e tecnica. Uno dei migliori è Cristina Garcfa, il cui primo romanzo, Dreaming in Cuban, non era soltanto intelligente ma anche pensoso, e H secondo, Le sorelle Aguerro, è un approdo solido ma enigmatico. Questa storia di due sorelle - un'elettricista che vive sotto il Commandante e finirà in esilio e un'estetista già in esilio - e di tre generazioni di una famiglia cubana dentro e fuori L'Avana, Miami e New York, ruota intorno a «la memoria e la perdita» e a ciò che i frances* c^01113110 terroir, la terra (il suolo, gli uc- nataah'Ava^^ cesso di recupero guarisce ma al tempo stesso turba. Su uno sfondo violento ma familiarmente suburbano, il racconto è vivace e assai ben scritto. Solo il tempo presente, che si dispiega attraverso le tante storie delle generazioni degli Agueros, sconcerta: non solo perché richiede al lettore di districarsi tra i fili, ma anche per le conclusioni oggettive: è un altro romanzo di esilio. Non magicamente reale né realmente magico. Reale e magico. KelthBotsford Zfcwte oggi «/za AW/ora generazione di scrittori a cui appartiene l'esule Cristina Garda E' latino-americana negli argomenti ma non nel mito, nordamericana per stile e tecnica 66 99

Persone citate: Adonias Fillio, Borges, Carpentier, Cortazar, Cristina Garda, Cunha, Jorge Amado, Machado De Assis, Rosas

Luoghi citati: Africa, L'avana, Miami, New York, Sudamerica