La falsa partenza degli sciatori di Fulvio Morello
La falsa partenza degli sciatori Guasti e code a Sestriere, il gestore: entro il prossimo fine settimana risolveremo i problemi La falsa partenza degli sciatori In migliaia sulle piste, ma la neve è ancora scarsa SESTRIERE. Tutto esaurito anche sulle piste di sci della provincia di Torino. I turisti hanno preso d'assalto gli impianti di risalita, anche se non tutti gli impianti erano aperti per mancanza di neve Anche ieri un forte vento ha spazzato lontano le nuvole che passavano sulle montagne dell'alta Valsusa e avrebbero potuto portare neve fresca. Buona affluenza di sciatori ma senza grandi code alle sciovie nel comprensorio di Bardonecchia dove erano in funzione sei impianti. Analoga situazione di discreta affluenza a Claviere, San Sicario, Sauze d'Oulx e Pian del Frais di Chiomonte. Neve dunque protagonista, nel bene e nel male. La scarsità del manto unita ad alcuni guasti agli impianti al colle del Sestriere. Come era già accaduto sabato quando si erano bloccati per guasti la sciovia «Babyl» e la seggiovia quadriposto «Omega» anche ieri alle 14 un guasto elettrico ha bloccato il funzionamento della seggiovia dell'Alpette per due ore. Già al mattino non erano comunque mancate le proteste per le lunghe code: 35 minuti di attesa con una temperatura di meno sette gradi per salire sulla seggiovia e poi fare pochi minuti di discesa. Per alleviare agli sciatori il disagio delle due ore di chiusura la società Sestriere ha poi deciso di proseguire l'apertura della seggiovia dalle ore 16 fino alle 18 e far sciare quindi in notturna sotto le luci della pista Kandahar. Sabato erano veramente arrivati in tanti al colle, da ogni parte d'Italia ed anche all'estero ma ieri molti erano già andati a sciare Oltralpe. Come Elisabetta Trallero, 40 anni, in Italia da Barcellona con nove amici, dei quali sette hanno dovuto cambiare meta e dirigersi in Francia: «Sono dieci anni che trascorro D ponte delll'Immacolata al Sestriere ma non era mai accaduto di trovare tanti problemi». Tra gli sciatori in coda il lamento è unanime ed in particolare Roberto Chicco, 40 anni, di Torino, sottolinea: «Troppa coda, non c'è neve ed inoltre mentre facciamo ore di attesa agli impianti dobbiamo anche sopportare una musica assordante degli stand pubblicitari. Sembra di essere al mercato». Una comitiva di 36 impiegati della società autostrade di Firenze si arrabbia con l'agenzia che li ha portati a Sestriere. «Un soggiorno così doveva essere annullato», afferma Stefano Sani. Prosegue: «Ieri non abbiamo proprio sciato ed oggi dalle 9 alle 13,30 abbiamo fatto tre discese». Un grave problema per la società Sestrières, il cui direttore generale Roberto Termini cerca di trovare una spiegazione e precisa: «I problemi tecnici degli impianti speriamo di averli risolti. Purtroppo sono caduti solo quindici centimetri di neve e allindi abbiamo aperto le piste dove abbiamo potuto creare neve programmata». Ancora: «Per il prossimo fine settimana cercheremo di aprire qualche pista in più. Stiamo sparando neve verso Borgata e poi saliremo su Banchetta ma l'acqua che abbiamo a disposizione non è purtroppo molta». Fulvio Morello Sciatori in coda a Sestriere con la speranza di fare la prima prova della stagione sugli sci
Persone citate: Elisabetta Trallero, Roberto Chicco, Roberto Termini
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