I paesaggi di Fornara Mainolfi e le sue visioni

I paesaggi di Fornara Mainolfi e le sue visioni SCEGLIENDO TRA LE MOSTRE I paesaggi di Fornara Mainolfi e le sue visioni TRENTO. Palazzo delle Albere. «Carlo Fornara. Un maestro del Divisionismo» (fino al 28 febbraio). Questa esposizione è la prima antologica in Italia dedicata a Carlo Fornara (18711968), nato in Val Vigezzo, e presenta numerosi lavori inediti, tra cui anche «La conquista della terra», quadro di grandi dimensioni (190x290), del 1916, di fondamentale importanza perché affronta una delle tematiche più rilevanti di Fornara: quella dell'emigrazione. Fornara ha cercato nella natura la fonte primaria di ispirazione. Sono stati soprattutto importanti il paesaggio delle Alpi - della «sua» valle in particolare - nonché i colori e gli amori della vita contadina, così come la neve e la montagna, che compaiono sempre sulla tela con un tocco di forte realismo poetico. A cura di Annie Paule Quinsac. PADOVA. Museo Civico al Santo. «Da Montezuma a Massimiliano» (fino al 21 febbraio). Montezuma, ultimo imperatore azteco, e Massimiliano d'Asburgo, assurto ad imperatore del Messico per volontà delle potenze europee, sono i due poh di un dialogo intorno al quale si intesse questa esposizione. Le vicende sono raccontate attraverso reperti archeologici provenienti da diversi musei italiani e stranieri, rarissimi quadri, ed immagini, che la iconografia cinquecentesca ci ha consegnato intorno al mondo precolombiano. VENEZIA. Galleria d'Arte Contemporanea. «Alberto Viani» (fino al 31 gennaio). Doverosa e algida antologia del veneziano Viani, che con i suoi candidi marmi interpreta il senso profondo delle poetiche classiche e definisce la figura plastica nel trapasso dalla materia alla luce. SIENA. Palazzo delle Papesse. «Itinerari» (fino al 31 gennaio). Si è inaugurato questo nuovo Centro di Arte Contemporanea, con l'allestimento simultaneo di cinque mostre. La prima, «Itinere», accoglie Jannis Kou- Carlo For nellis, Giulio Paolini, Mimmo Paladino, Domenico Bianchi. La più avveniristica, «Voyager», allinea invece tre artiste: Eva Marisaldi, Liliana Moro, Grazia Toderi. GINEVRA. Centro d'Arte Contemporanea. «Lari Pittman» (fino al 31 gennaio). L'artista americana, per la prima volta in Svizze- ra, presenta 42 pitture che coprono un periodo tra il 1992 e il 1998, c un gruppo di guaches di quest'ultimo anno. Le opere della Pittman sono intrecciate fittamente di immagini e simboli, che rimandano a connotazioni filosofiche e pubblicitarie tipiche della cultura californiana d'oggi. A cura di: Paolo Colombo. BOLOGNA. Galleria de' Foscherari, Galleria Studio 67, Galleria Otto. «Luigi Mainolfi: concerto per gabbie, tamburi e ritratti» (fino al 16 gennaio). Mainolfi ha scelto questi tre spazi per mettere a fuoco un unico progetto espositivo, ovvero ha portato in primo piano il rapporto tra la forma e i materiali delle sculture. Le «gabbie» sono grandi opere, leggere anche se realizzate in ferro, i «ritratti» sono i volti (in terracotta) di amici e personaggi del mondo dell'arte, sulle cui superfici sono incise minuscole porte e finestre che ci fanno intravedere una città, uh grande tamburo ci invita invece a scoprire suoni segreti e primitivi. Marisa Vescovo Carlo Fornara, «Autoritratto a novant'anni»

Luoghi citati: Bologna, Ginevra, Italia, Messico, Padova, Siena, Trento, Venezia