La Pds chiede il perdono per le guardie della Ddr di E. N.
La Pds chiede il perdono per le guardie della Ddr GERMANIA «Amnistia e indennizzo», ma Cdu e Spd dicono no La Pds chiede il perdono per le guardie della Ddr BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Amnistia e risarcimento per le guardie della ex Ddr che sparavano contro i fuggiaschi, e per i politici che li autorizzavano a farlo: a chiederlo è la Pds, il partito erede della Seddi Honecker presente al Bundestag con oltre 30 deputati. Ma la proposta, che ha sollevato polemiche immediate all'Ovest e all'Est, è stata subito respinta da esponenti socialdemocratici e della Cdu. Secondo la responsabile dei problemi giuridici del partito neocomunista, Evelyn Kenzler, la proposta dovrebbe coincidere con i festeggiamenti per i 50 anni della Costituzione federale, il prossimo maggio: «Non soltanto dovrebbero essere sospese tutte le pene già comminate. Si dovrebbero archiviare anche tutti i procedimenti ancora in corso». A beneficiarne dovrebbero essere, oltre a guardie di frontiera e politici, anche molti giudici della ex Ddr. «I tempi sono maturi per un passo del genere, che va nell'interesse della riconciliazione e dell'unità fra Est e Ovest. Probabilmente, anzi, si è aspettato già troppo». Senza contare che un'amnistia, secondo Evelyn Kenzler, potrebbe stimolare «un'utile discussione sul passato tedesco e la storia delle due Germanie». Il progetto prevede inoltre che tutte le persone condannate ricevano un indennizzo pari a 600 marchi per ogni giorno di carcere già scontato. Se Spd e Cdu respingono la proposta, i famigliari delle vittime del regime comunista rispondono indignati: «Come potremmo avere comprensione per una legge che indennizza addirittura i responsabili di gravi reati, commessi per di più al servizio di una dittatura?», si chiede un loro portavoce, [e. n.]
Persone citate: Evelyn Kenzler, Honecker
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