Sport in tv, beffa Ira ministeri

Sport in tv, beffa Ira ministeri L'Autorità per le telecomunicazioni non accoglie la richiesta della Melandri; pallavolo solo criptata Sport in tv, beffa Ira ministeri A pagamento volley e partite a bassa audience ROMA. Si era molto rammaricata, il ministro dei Beni e delle attività Culturali Giovanna Melandri, del fatto che solo poche migliaia di italiani abbonati alla pay-tv avevano potuto assistere in diretta alla finalissima di pallavolo che una settimana fa aveva confermato l'Italia campione del mondo. Non dovrebbe succedere, aveva auspicato il ministro, sostenendo la necessità di «identificare quegli eventi che interpretano il senso di identità collettiva di una nazione» e sono «patrimonio di tutti», per impedirne la trasmissione esclusiva sulle tv a pagamento di oggi e domani. Peccato che nella lista che l'Autorità per tv e telecomunicazioni sta predisponendo e che dovrà consegnare alla commissione europea entro dicembre, la pallavolo non sia compresa, come pure il tennis, il nuoto e in genere tutti gli sport «a bassa densità» di audience. Nemmeno quando si tratta di campionati mondiali. D'altra parte è la stessa commissione europea ad aver indicato, come criteri per la scelta degli eventi non soggetti ad esclusiva delle tv criptate, la «particolare rilevanza per la società» e «l'interesse suscitato in una parte molto ampia del pubblico». Criteri molto vaghi, invero, tanto che la stessa commissione nella sua direttiva precisava poi quattro condizioni che gli eventi da proteggere - non solo sportivi - devono soddisfare, almeno in parte !2 condizioni su 4). Così, l'interesse per l'evento deve andare oltre quello di persone che seguono di solito quella disciplina sportiva (in sostanza, non deve stare a cuore solo ai tifosi di quello sport), deve riguardare «una squadra nazionale in un torneo internazionale di rilievo», deve in generale godere di un «riconoscimento generalizzato» per la sua «importanza culturale» o perché rappresenta «l'identità della nazione», e deve infine «essere già stato trasmesso in chiaro e aver avuto una larga audience». I vari Paesi europei hanno già cominciato a stilare elenchi che devono comunque essere approvati dalla commissione Ue. Così ha fatto il nostro ministero delle Comunicazioni che ha evidentemente riconosciuto come manifestazioni dell'identità nazionale solo il Giro d'Italia, e il Festival di San Remo, oltre a un bel po' di partite di calcio: non solo tutte quelle della nazionale, ma anche aperture, finali e semifinali dei mondiali, della Coppa Italia, nonché le finali delle coppe europee. Più le Olimpiadi, naturalmente. Ma non gli sport tradizionalmente ritenuti «minori», almeno quanto a masse di tifosi. Intanto la palla è passata all'Autorità, che per legge deve fare il regolamento per le tv criptate e allora tanto vale che stili anche il benedetto elenco. Un compito non facile. «Costruire la lista è una cosa delicata perché sottrae al mercato una certa quota di diritti. E limitare l'ambito della concorrenza in sede europea è visto con grande attenzione», spiega il commissario Antonio Pilati. L'Autorità ha già sentito i protagonisti italiani - Rai, Mediaset, Tmc, Tele+ Stream - ai quali l'Ue concede la possibilità di appello in caso di contestazioni. E Pilati non nasconde che in gioco ci sono interessi diversi, per non dire opposti. Le tv generaliste e gratuite vorrebbero infatti che la lista fosse più ampia possibile, l'esatto contrario di quanto chiedono le pay-tv. A parere del commissario i criteri della commissione europea «sono paletti significativi» posti con l'intenzione di «delimitare il campo», ma non possono essere presi come scusa per farci entrare di tutto. Insomma, «non si tratta di fare una sanatoria generalizzata». Par di capire che intenzione dell'Autorità, tenendo anche conto che le tv a pagamento stanno nascendo ora e hanno bisogno di lanciarsi, è piuttosto di restringere la lista che di allargarla. Con buona pace dei tifosi di pallavolo e del ministro Melandri. Maria Grazia Bruzzone Anche i campionati mondiali extra calcio esclusi dalle dirette accessibili a tutti Rai, Mediaset, Tmc e Tele+Stream hanno ancora una chance: il ricorso all'Unione europea •OLIMPIADI ESTIVE E INVERNALI • CAMPIONATI EUROPEI E"MONDIALI DI CALCIO: TUTTE LE PARTITE DELLA NAZIONALE, PIÙ' L'APERTURA LE SEMIFINALI E LE FINALI. ' LE SEMIFINALI E LE FINALI DI COPPA ITALIA TUTTE LE PARTITE IN CASA E FUORI DELLA NAZIONALE DI CALCIO FINALI DELLE.COPPE EUROPEE (COPPA DELLE CpPPE. COPPA DEI CAMPIONI. UEFA) •GIRO D'ITALIA •FESTIVAL DI SAN REMO. 1 Elenco stilato dal Ministero delle Comunicano™ GLI EVENTI NON SOGGETTI A ESCLUSIVA TV Il ministro per i Beni e le attività culturali Giovanna Melandri

Persone citate: Antonio Pilati, Giovanna Melandri, Maria Grazia Bruzzone, Melandri, Pilati

Luoghi citati: Italia, Roma, San Remo