Sono turchi i nuovi negrieri

Sono turchi i nuovi negrieri Sono turchi i nuovi negrieri La mafia di Istanbul specula anche sui fuggiaschi africani BARI. Da oltre un mese in Puglia sono in corso indagini sul traffico di clandestini africani: dagli accertamenti, avviati dalla polizia dopo l'incremento di sbarchi dal Canale d' Otranto, sono emersi elementi in comune con la traversata dei naufraghi della Sierra Leone soccorsi la notte scorsa a 95 miglia a sud di Malta. Anche sulla base delle testimonianze raccolte, gli investigatori in Puglia hanno accertato trasferimenti di gruppi di clandestini da una nave all'altra ed hanno individuato punti di imbarco, tariffe e rotte seguite dai trafficanti: una vera e propria «holding» internazionale del crimine gestita dalla mafia turca con la complicità di fiancheggiatori africani. Questi ultimi, non organici all'organizzazione criminale, hanno il compito di risalire l'Atlantico per «traghettare» i clandestini nel bacino del Mediterraneo, dove vengono presi in consegna dalle «navi carretta» rimediate dai clan turchi. Secondo la polizia, la fuga dall'Africa comincia sul versante occidentale del continente. Gli investigatori ritengono che la base di partenza più consueta sia nella Guinea Bissau, confinante con la Guinea, poco distante dalla Sierra Leone. Nell'insenatura scelta per la fuga convergono clandestini provenienti da altri Paesi africani, in particolare dal Congo. Le indagini sono giunte ad una fase delicata dopo il sequestro della nave «Zeynep», un mercantile approdato a Santa Maria di Leuca (Lecce) il 4 novembre scorso. A bordo c'erano 230 clandestini, tra cui un gruppo di africani, i quali dichiararono di essere partiti dalla Guinea Bissau con un altro mercantile e di essere stati trasferiti sulla «Zeynep» in alto mare, quando le imbarcazioni si affiancarono al largo di Cipro. Per la prima fase del viaggio i clandestini sono costretti a pagare tremila dollari, ed almeno altrettanti dopo il trasferimento sull'altra nave. Alla criminalità turca uno sbarco di massa rende circa un milione di dollari mentre la spesa non supera i 50 mila dollari, il necessario per l'acquisto della nave. Nel Mediterraneo è stata anche segnalata la presenza di una «nave canguro» utilizzata come base galleggiante per il trasporto degli immigrati attraverso il Canale d' Otranto. |Ansa]