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LUI E LEI DUE CUORI E IL MEDIATORE PER SALVARE I MATRIMONI LUI E LEI DUE CUORI E IL MEDIATORE Al RRJVA il mediatore familiare e, come al solito, con ottime intenzioni. Lo prevede la nuova legge sul divorzio preparata dalla commissione Giustizia della Camera, all'articolo 712. In caso di separazione, il giudice può avvalersi della competenza di un esperto, appunto, chiamato «mediatore», «per la miglior tutela dell'interesse morale e materiale dei figli». 1 propositi sono politicamente correttissimi. L'esperienza della mediazione familiare nasce negli Stati Uniti e si sviluppa in Europa in questi Anni 90. A Milano ha il suo centro nella benemerita attività della «Associazione Genitori Ancóra», fondata da Fulvio Scaparro e da Irene Bernardini. L'obiettivo è quello di tutelare gli interessi dei figli, mantenendo i rapporti dei minori con entrambi i genitori nel caso di una separazione e di un di%'orzio. Si sa come in Italia finiscono le buone intenzioni. I giudici, per pigrizia o come ottimo alibi alla irresponsabilità, scaricheranno sul mediatore l'incarico di istruire la causa. Lma pletora di consulenti, psicologi dilettanti, sociologi improvvisati, pedagoghi da strapazzo troverà un insperato rimedio alla crescente disoccupazione. E i cittadini saranno sempre più, non solo controllati dallo Stato anche nei più intimi problemi della loro vita privata, ma abituati a scaricare le proprie responsabilità sugli altri. La crisi del matrimonio preoccupa giustamente i vescovi: il confessore ammette la propria impotenza di fronte alle lusinghe del secolo. Ma sollecita anche i laici a provvedere: là dove il prete fallisce, un confessore laico potrebbe riuscire. L'istituzione di un «angelo della famiglia» potrebbe fare il miracolo di salvare il matrimonio come l'occupazione. Chiesa e Stato, invece di litigare sulla scuola, potrebbero gioire finalmente insieme. D'altra parte, come documenta uno degli ultimi numeri della rivista dell'Azione Cattolica, «Segno nel mondo 7», anche molti laici credono negli angeli. Luigi La Spina