Un accordo segreto tradisce il riso di Gianfranco Quaglia

Un accordo segreto tradisce il riso Usa e Ue trattano dazi agevolati mentre il mercato europeo è in crisi totale Un accordo segreto tradisce il riso De Castro: difenderemo i produttori italiani MILANO. Un accordo segreto, sotterraneo, stipulato fra Uc e Stati Uniti, fa scendere in guerra i risicoltori italiani. Che si rivolgono al ministro per le Politiche Agricole e invocano il suo intervento. De Castro promette: «La risicoltura italiana, prima a livello europeo, sarà difesa». Gli Usa stanno entrando con la loro merce nell'Ue grazie a una manovra aggirante, che - secondo la denuncia - sarebbe favorita dalla stessa Unione europea. Il 31 dicembre scadrà il regime del Cumulative Recovery System, meccanismo che ha consentito agli esportatori statunitensi di fruire di agevolazioni tariffarie. E in vista della scadenza Confagricoltura e Coldiretti denunciano che un nuovo accordo doganale sarebbe già stato raggiunto tra Ue e Usa. Il Comitato gestione cereali sarà chiamato a ratificare un'intesa che riduce di 25 Ecu-tonnellata (50 mila lire) il dazio sul riso importato, con una conseguente analoga flessione del riso europeo. Un accordo che non tiene in considerazione le difficoltà dei produttori europei (italiani, francesi, spagnoli, greci e portoghesi), i quali stanno vivendo un momento di grave crisi, con caduta di prezzi e merce ancora invenduta. Ma la «manovra» non è sfuggita ai produttori italiani i quali chiedono un immediato intervento del governo. Al ministro si sono rivolti anche Piero Garrione, presidente dell'Ente Nazionale Risi, Giuseppe Rosso e Elio Scaramuzza (rispettivamente presidenti dei risicoltori e degli industriali risieri): «Abbiamo appreso che la Commissione ha avanzato controproposte agli Stati Uniti. Ebbene, riteniamo che ogni proposta debba esere respinta». Il comparto si sente tradito, nel momento in cui stava compiendo uno sforzo comune per contrastare la concorrenza e alla vigilia della modifica dell'organizzazione comune di mercato: «Il rischio - si legge in una nota della Coldiretti - è che ancora una volta, sotto la minaccia degli Usa di richiedere un panel in sede Wto, la Commissione accetti un compromesso che in linea teorica può risultare favorevole all'Europa, ma che nei fatti permette agli esportatori americani di ottenere un'ulteriore concessione tariffaria». Secondo Confagricoltura, l'intesa sarebbe già cosa fatta. L'I 1 e 12 dicembre a Vienna, durante la riunione dei ministri agricoli dell'Ue, il caso sarà portato all'ordine del giorno. Nei magazzini comunitari sono stivate oltre 400 mila tonnellate di riso greggio, ancora da collocare. Le nuove concessioni doganali e tariffarie appesentirebbero ulteriormente il mercato, regalando altri profitti agli esportatori americani. 11 meccanismo del Cumulative Recovery System era costato all'Europa più di 17 milioni di Ecu (circa 33 miliardi) con importazioni per )75 mila tonnellate. Il dazio era stato ridotto del 22%. Gianfranco Quaglia

Persone citate: De Castro, Elio Scaramuzza, Giuseppe Rosso, Piero Garrione

Luoghi citati: Europa, Milano, Stati Uniti, Usa, Vienna