Agensud

Agensud Agensud // «timoniere» sarà D'Alema ROMA. Il timone del comando sulla politica di rilancio del Sud perseguita dalla nuova Agenzia per il Sud «Sviluppo Italia» resterà saldamente nelle mani di D'Alema. Al presidente del Consiglio, infatti, sono demandate le direttive più delicate, dall'assegnazione del capitale sociale ai progetti da finanziare, d'intesa con il Cipe e con le Regioni. E' questa la novità più rilevante che emerge dalla lettura del decreto che istituisce l'Agensud. Il presidente del Consiglio sarà responsabile della riorganizzazione unitaria della holding da 700 dipendenti, nata dalla fusione delle 8 società componenti e strutturata in due sub-holding (Progetto Italia e Investire Italia, cui faranno capo Itainvest-RibsInsud-Finagra e Ig-Spi-EnisudIpi). Nelle mani di D'Alema anche l'attribuzione delle risorse finanziarie e la determinazione di tempi e modalità di esercizio dei diritti dell'azionista ai fini della costituzione del capitale e degli organi sociali. In particolare al capitale sociale iniziale della nuova holding per il Sud, concorrono anche le disponibilità del Fondo previsto dalla legge n.208 del 1998, ma toccherà al presidente del Consiglio determinare per direttiva i criteri per l'individuazione dell'ammontare del capitale sociale iniziale in relazione ai compiti affidati alla società. Anche le Regioni, gli enti locali e le loro associazioni possono partecipare alla sottoscrizione dei successivi aumenti di capitale per un importo non superiore a un quarto. Le relazioni tra pubblica amministrazione e holding sono disciplinate da convenzioni le cui condizioni minime sono stabilite da una direttiva del presidente del Consiglio, sentita la Conferenza unificata Stato-Autonomie locali.

Persone citate: D'alema

Luoghi citati: Italia, Roma