«Investire in prevenzione»
«Investire in prevenzione» «Investire in prevenzione» «E agire in modo mirato sulle emergenze» «lllf LA RICETTA DEL SOCIOLOGO E38 L venir meno della coesione ■ sociale ha certamente inU fluito nelle paure degli italiani. La perdita di punti di riferimento, come ad esempio la politica che non svolge più un ruolo guida, è un fattore importante. Da solo, però, non è sufficiente a giustificare il senso di insicurezza che rilevano le statistiche». Marzio Barbagli, sociologo, docente all'università di Bologna, vede nel malessere degli italiani un problema più complesso, più articolato, che non la sola mancanza di punti di riferimento. Professore, quali sono gli altri fattori che determinano questo aumento di paura nei nostri connazionali? «Innanzitutto l'aumento di cri- mini predatori. Furti, scippi, borseggi sono, se vogliamo, avvenimenti minimi, ma che scatenano nelle vittime un senso di insicurezza crescente. A questi occorre aggiungere i comportamenti incivili, quelli che la gente non vorrebbe vedere e subire ma che, invece, si ritrova sotto gli occhi ogni giorno». L'Istat dice che 14 milioni di italiani hanno paura ad uscire la sera. Secondo il Censis la cifra è ancora maggiore: più del 68 per cento della popolazione. Ma quali sono le classi sociali che sentono di più questo problema? «Questo è un dato curioso, in controtendenza rispetto al resto d'Europa. Nonostante il ri¬ schio di subire un reato predatorio sia più elevato più si sale nella classe sociale, la paura è più frequente quanto più bassa è la classe sociale di appartenenza. Inoltre: i commercianti e gli artigiani hanno più spesso paura di imprenditori, dirigenti, liberi professionisti e impiegati. Ma gli operai sono coloro che hanno più paura di tutti quanti». Cosa si può fare, quindi, per ridare un po' di sicurezza alla popolazione? «Ricette vere non ce ne sono. Pensare alle vittime è sicuramente una buona cosa. Ma anche progetti e proposte, come quella del sottosegretario all'Interno Sinisi sono interessanti. Il cosiddetto "modello Giuliani" (agire in modo mirato sulle emergenze del momento, ottenere risultati a breve e poi farli sapere alla gente in modo da abbassare il livello di allarme sociale) potrebbe portare alcuni benefici. Ma anche investire denaro nella prevenzione è positivo e produce buoni risultati». II. p.] ti sociologo Marzio Barbagli interviene per analizzare le paure degli italiani
Persone citate: Giuliani, Marzio Barbagli, Sinisi
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