«lo dico: ce fa farà»

«lo dico: ce fa farà» «lo dico: ce fa farà» Gamba, il suo allenatore ai tempi del Simmenthal «Filialmente ci sta arrivando. Ce lo diceva già 32 anni fa: andrò alla Casa Bianca». Così ricorda Sandro Gamba, viceallenatore di quel Simmenthal Milano che, con Bradley, portò per la prima volta in Italia la Coppa Campioni di basket. Fu difficile convincerlo a venire a giocare con voi? «Più che altro, faticoso. Stava disputando le Universiadi del '65 a Budapest e andammo in auto, Rubini, Pagani (cestista che ebbe gloria anche come attore, nel film «Sogni nel cassetto» accanto a Lea Massari, ndr) ed io a largii la nostra oli erta: viaggi aerei da e per Oxford c un gettone, neppur troppo consistente, a partita. Evidentemente fummo convincenti». Altre pretese? «Solo quella di avere a disposizione una camera per studiare: dormiva in una stanza della sede, in via Caltanissetta, e li aveva portato i libri e la sua inseparabile macchina per scrivere». Che cosa scriveva? «Di tutto. Saggi di politica, ma anche cose molto più frivole. Quell'anno venne a Milano Elizabeth Taylor. I giornalisti italiani diventavano matti per intervistarla, ma lei si negava. Lui invece si presentò all'albergo, spiegò chi era e Liz lo ricevette immediatamente. In America era già famoso, per quello che aveva fatto nel basket universitario e per aver vinto la Rhodes Scholar, tanto è vero che venne una troupe della rete tv Abc a intervistarlo sulla sua doppia esperienza, universitaria e sportiva, qui in Europa». Per lui, solo palestra e libri? «No, si interessava a tutta la vita attorno a lui. Sapeva pure divertirsi, veniva con noi a ballare, ma senza... esagerare. Anche perché, in quella squadra, di belloni che attiravano le ragazze ce n'erano tanti, e più scafati di lui. Ma gli andava bene così: è molto religioso e si informò subito se ci fosse una chiesa battista». E in campo? «Ci insegnò tante cose: fu lui, per primo, a portare in Europa lo stretching. Da quel momento noi del Simmenthal lo usammo, regolarmente, anche se tutti ci prendevano in giro. Salvo copiarci, anni dopo. E un giorno, camminando con lui per corso Buenos Aires, pieno di negozi, mi pareva strano, lo sguardo fisso in avanti: mi spiegò che cercava di leggere i prezzi nelle vetrine, senza girare il capo, per aumentare la visione periferica. Era sempre in allenamento». Un pronostico sulla sua candidatura? «Se ci si mette, ce la farà: non ha mai fallito i suoi obiettivi, né sul campo né nella vita». [r. s.J

Persone citate: Elizabeth Taylor, Gamba, Lea Massari, Rhodes, Rubini, Sandro Gamba

Luoghi citati: America, Budapest, Europa, Italia, Milano, Oxford