L'arma segreta dei legali di Pinochet

L'arma segreta dei legali di Pinochet Ricorso per invalidare la sentenza. Ma il ministro avrebbe già deciso l'estradizione L'arma segreta dei legali di Pinochet «La moglie di uno dei 5 Lord lavora per Amnesty» LONDRA. La decisione di non riconoscere l'immunità all'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, presa dai cinque giudici della camera dei Lord, non è valida: lo sostengono i difensori del generale cileno che, in un ricorso inviato al ministero dell'Interno britannico, hanno rivelato che la moglie di uno dei giudici, il cui voto è stato determinante, lavora per «Amnesty International», l'organizzazione non governativa che si batte per la difesa dei diritti umani. I cinque Lord avevano negato l'immunità a Pinochet in quanto ex capo di Stato, dividendosi tre contro due. Il voto di Lord Hoffman contro l'ex dittatore è dunque stato decisivo. Ora, secondo quanto riferito ieri dal quotidiano «The Guardian», gli avvocati di Pinochet hanno scoperto che la moglie di Hoffman, Gillian, lavora per «Amnesty», che ha condotto una imponente campagna per portare Pinochet in giudizio. «Gillian Hoffman è solo un'assistente ammministrativa», ha dichiarato un portavoce dell'organizzazione, «non ha alcun ruolo nella definizione delle politiche di "Amnesty" ed è del tutto estranea alla campagna» condotta contro l'ex Presidente cileno. Resta il fatto che il sospetto di un'indebita influenza potrebbe indurre il ministro dell'Interno Jack Straw ad annullare la decisione. Straw si era impegnato a prendere una decisione sull'estradizione in Spagna di Pinochet entro 1' 11 dicembre, ma proprio ieri due giornali cileni hanno affermato che il ministro avrebbe già deciso a favore dell'estradizione. Il governo cileno, ha scritto il quotidiano «La Tercera» di Santiago, ha già ricevuto «molteplici segnali secondo i quali Straw si dichiarerà a favore dell'estradizione». Secondo il giornale, la decisione verrà annunciata l'8 o il 9 dicembre, in anticipo sul previsto, in modo da evitare che l'arrivo di sostenitori di Pinochet provochi scontri di piazza con gli esuli cileni ed i parenti delle vittime della dittatura già presenti a Londra. Secondo il quotidiano «El Mercurio», invece, Straw darà l'annuncio il 10 dicembre, 50° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Per evitare disordini e gesti avventati da parte dei sostenitori di Pinochet, il portavoce del Presidente cileno Eduardo Frei ha ricordato ieri alla popolazione che «quella dell'11 dicembre non sarà la decisione definitiva. Qualunque sia il risultato, potrà esere oggetto di revisione da parte dei giudici su istanza di una delle parti». Il portavoce, Jorge Arrate, ha poi sollecitato «una posizione unitaria che proietti nel mmondo l'immagine di un Paese unito», ed ha concluso avvertendo: «Non aiutano le azioni politiche tese ad esacerbare gli animi, né gli atti politicamente irresponsaibli, né parole che cerchino di provocare paura e incertezza nella società». » L' 11 dicembre Pinochet, che ha ottenuto gli arresti domiciliari prendendo in affitto una villa fuori Londra, dovrà comunque presentarsi davanti alla Corte di Bow Street, per conoscere il suo destino, [e. st.] Il generale Augusto Pinochet

Luoghi citati: Londra, Santiago, Spagna