Cantarella: «Le imprese hanno fatto la loro parte»

Cantarella: «Le imprese hanno fatto la loro parte» Cantarella: «Le imprese hanno fatto la loro parte» L'EUROPA E LE IMPRESE L/7 BOLOpNA m APPELLO di Massimo D'Alema ad investire di più, gli imprenditori l'hanno già raccolto, come dimostra la competitività delle nostre imprese». Dal Motor Show di Bologna, l'amministratore delegato della Fiat Paolo Cantarella accoglie l'invito del premier «a fare come imprenditori la nostra parte», ma rilancia sul sistema Paese perché «la possibilità di essere competitivi si afferma anche con i beni, i servizi, la formazione». Lo scarso sviluppo dei consumi, poi, può rappresentare un serio ostacolo a nuovi investimenti: «Bisogna quindi attivare tutto ciò che è possibile per ridare fiducia ai consumatori». Così gli incentivi per la rottamazione delle auto non catalitiche sono «un'ipotesi che va considerata, perché l'Italia ha il parco auto non catalizzato più grande degli altri Paesi europei». Al Motor Show, dove gli onori di casa li fa il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, la Fiat è uno dei grandi protagonisti: nello stand della Maserati troneggia ammiratissima l'ultima nata della Casa del Tridente. Cantarella la mostra con orgoglio a Romano Prodi, giunto a sorpresa all'inaugurazione del grande Salone. Con l'ex premier, Cantarella scambia battute su rallentamento del Pil e previsioni di crescita di un comparto che ha di fronte sfide eccezionali. Al convegno dello Studio Ambrosetti, che anticipa l'inaugurazione del Motor Show, Cantarella commenta così l'intervento delle Banche centrali europee per la riduzione dei tassi d'interesse: «Un coordinamento senza precedenti, sintomo di preoccupazione, assunto allo scopo di ridare un po' di os- sigeno all'economia del nostro continente nel prossimo anno». «E' uno dei segnali dei cambiamenti che la crisi finanziaria scoppiata nel Sud-Est asiatico sta mducendo nella gestione dell'economia dei Paesi più industrializzati», aggiunge, richiamando l'esigenza di un ruolo politico, oltre che economico, dell'Europa e della moneta unica. Ma il manager Fiat richiama anche la necessità di un salto di qualità delle imprese per affrontare la competizione globale, e in particolare reagire ai concorrenti del SudEst asiatico, ai quali la crisi ha regalato mi differenziale di competitività formidabile. «Sarà una competizione molto, molto dura», avverte Cantarella. «L'esigenza di un forte rilancio della competitività si fa oggi decisamente più acuta». Come affronta questa sfida la Fiat, sesto costruttore mondiale? In buona salute: Cantarella conferma il miglioramento delle previsioni '98 e l'innalzamento anche di quelle '99. Sulle alleanze chiarisce: «Fiat Auto ha le dimensioni, i progettile prospettive di crescita autonoma che le permettono di guardare con fiducia alla sua posizione globale. Ciò non esclude una costante attenzione ad esaminare e cogliere le opportunità che eventualmente si possono presentare. In ogni caso, siamo assolutamente determinati ad affrontare il possibile passaggio da una posizione di forza, di solidità competitiva». Fiat sta lavorando alla realizzazione di una «utility cara e si sta impegnando per ampliare il proprio mercato in alcuni Paesi in via di sviluppo, dov'è già presente, in particolare in Cina. «Dopo aver innovato la nostra gamma di prodotti in molti segmenti, stiamo esaminando l'opportunità di lanciarne dei nuovi, tra cui l'utility vehicle», conferma Cantarella, che glissa sulle indiscrezioni di una intesa con Mitsubishi per la realizzazione della vettura: «Tutti parlano con tutti». La novità potrebbe arrivare dalla Cina: «Là abbiamo già intese molto importanti, anche attraverso l'Iveco, e ci stiamo espandendo nell'ambito della componentistica e delle fonderie. Abbiamo discussioni molto promettenti, anche per l'auto». Marisa Ostolani «Grande il coordinamento delle Banche centrali per ridare ossigeno all'economia del continente Segno della preoccupazione per la crisi asiatica» Qui sopra Paolo Cantarella amministratore delegato del gruppo Fiat «All'invito a investire noi abbiamo già aderito». Nella foto grande Antonio Fazio

Luoghi citati: Bologna, Cina, Europa, Italia