Eni, 8 mila miliardi per gli accordi di Bruno Gianotti

Eni, 8 mila miliardi per gli accordi Mincato: aperti ad alleanze e fusioni purché abbiano una logica industriale Eni, 8 mila miliardi per gli accordi «Il Tesoro azionista scomodo» ROMA. Alleanze? Certo, purché compatibili con la natura dell'Eni, non «colonizzanti», non puramente finanziarie e non dispendiose, dice Vittorio Mincato, l'amministratore delegato che traghetterà il dopo Bernabè. La dote per gli eventuali matrimoni, veramente auspicabili in questo momento di bassi prezzi del greggio, può arrivare a 6-8 mila miliardi: di più non si può investire «esistono limiti - spiega Mincato - oltre cui si raggiunge l'ingestibilità del debito». Infatti l'Eni ha lavorato duro sull'indebitamento ed è scesa negli ultimi anni a 11 mila miliardi: ha cominciato a macinare utili - è la spiegazione dell'amministratore delegato quando l'indebitamento è sceso sotto i 20 mila miliardi «quindi, 6-7-8mila miliardi è la dimensione di un'operazione che possiamo permetterci di fare in queste condizioni di mercato: se le condizioni cambieranno, le valuteremo». Mincato ha parlato, soprattutto di accordi, insieme con il presiden¬ te Guglielmo Moscato a margine dell'assemblea che ieri ha modificato lo statuto della società. Modifiche importanti, alla luce della legge Draghi: d'ora in poi, i due sindaci espressione degli azionisti di minoranza potranno convocare l'assemblea e il consiglio. Il ventaglio di possibilità, per i futuri accordi, è ampio: esistono più ipotesi di alleanze e di acquisizioni. Ma la condizione indispensabile è che dietro ognuna esista una logica industriale, come nei casi di Gazprom e Ypm. L'importante è il mercato: «Non escludiamo fusioni come quelle avvenute di recente - ha spiegato ancora moscato - ma riteniamo che si debbano ricercare alleanze insieme ad acquisizioni che ci permettano di migliorare la nostra posizione». C'è però un vincolo potenziale, la presenza del Tesoro, che ha ancora il 36,9% del pacchetto azionario. Mincato non vede freni alle possibilità dell'Eni, ma potrebbe essere il candidato partner a ve- derne: «Quando si parla di fusioni è bene ricordare che la controparte che dovrebbe fondersi potrebbe vedere come una difficoltà il fatto che il Tesoro ha ancora una partecipazione. Non è scontato, ma non è da escludere». L'Eni, invece non si fa problemi. Anzi, Mincato sottolinea i vantaggi che lo Stato potrebbe ricavare: «Non vorrei che questo 36% sia onsiderato un alibi per non fare operazioni di alleanza. Se un accordo crea valore per gli azionisti, ne crea anche per il Tesoro». Infatti gli accordi internazionali sono all'ordine del giorno e le concentrazioni obbediscono ad una logica ben precisa, come spiega Moscato: «Il primo obiettivo è la riduzione dei costi. Ma queste operazioni si fanno anche per consolidarsi sul mercato integrando le attività che sono complementari e per consolidare la propria dotazione di riserve petrolifere». Moscato, tuttavia, ricorda anche che le fusioni e le alleanze comportano il ri- dimensionamento delle risorse umane: «I matrimoni sono difficUi, non tutti vanno a buon fine». Quanto a Snam, il riassetto societario è ancora tutto da vedere e da calibrare sui provvedimenti di liberalizzazione del mercato del gas: «E' chiaro - dice Mincato - che ogni decisione sugli assetti partecipativi e societari sarà assunta solo quando avremo le idee chiare. Per ora non abbiamo ipotizzato assetti diversi da quelli attuali». Le due compagnie petrolifere del gruppo, Agip e Ip, mettono frattanto sul mercato una quota dei loro impianti di distribuzione: un blocco di 130 punti vendita in tre regioni, Abruzzo, Molise e Marche. Si tratta di impianti che, l'anno scorso hanno realizzato - precisa l'Eni - vendite complessive per circa 100 milioni di litri. L'invito a ricevere offerte è rivolto «ad un unico soggetto» ed è coordinato da Rotschild Italia. Bruno Gianotti Anche la minoranza potrà convocare assemblea e consiglio Agip e Ip: sul mercato 130 punti vendita II neo-amministratore delegato Eni Vittorio Mincato

Luoghi citati: Abruzzo, Marche, Molise, Roma