Telefoni, interviene il governo

Telefoni, interviene il governo Lauria: «Attendiamo le decisioni dell'authority». Ma la data del 15 dicembre potrebbe slittare Telefoni, interviene il governo «Perplessità sui rincari delle tariffe urbane» ROMA. Sulle tariffe Telecom interviene il governo. A parlare è il sottosegretario alle Comunicazioni Michele Lauria: «Un eventuale incremento delle tariffe telefoniche urbane suscita perplessità - dice - lo ritengo inamissibile se svincolato da una contestuale adozione delle tariffe di prossimità». Queste tariffe agevolate, che riguardano appunto il «traffico di prossimità», cioè le chiamate effettuate tra zone contigue di uno stesso distretto telefonico, sono in effetti parte del piano di rimodulazione presentato dalla società telefonica allAuthority per le telecomunicazioni, ma dovrebbero scattare solo nella seconda fase di applicazione, prevista per febbraio '99. In ogni caso, fa presente il sottosegretario, su tutta la questione è doveroso ed opportuno attendere una decisione definitiva dellAuthority «ma - sottolinea Lauria - non lontana nel tempo» e ricorda che con l'Unione europea era stato preso l'impegno di varare la manovra entro il 30 ottobre scorso. Al momento il responso dell'Authority è atteso per il 15 dicembre, ma, c'è l'eventualità che le attese per questa data possano essere deluse. «L'istruttoria è in corso - ha spiegato il commissario dell'organismo di controllo, Vincenzo Monaci - e la data del 15 potrebbe non essere quella definitiva, ma l'inizio di una nuova fase di confronto». Un confronto che potrebbe risolversi in pochi giorni, ma anche prolungarsi tanto da far slittare direttamente a febbraio l'inizio del riequilibrio tariffario. E a chi parla di slittamenti sospetti lo stesso presidente dellAuthority, Enzo Cheli, risponde che i sospetti non sono giustificati e comunque è favorevole a confermare la data del 15 dicembre: «c'è un' istruttoria in corso che sta andando avanti da alcuni giorni, ma che era stata avviata fin dall'estate - dice -. Adesso si sta valutando le prime risultanze della verifica contabile che è il presupposto del riequilibrio e ci orienteremo a prendere delle decisioni, come avevamo annunciato, per la metà di questo mese». Nessun ritardo inspiegabile quindi, visto che il calendario di lavoro dellAuthority in queste settimane è stato denso di impegni: frequenze, regolamento per il rilascio delle concessioni e interconnessione. E gli aumenti? Di quanto rincareranno le tariffe urbane? «L'Autorità sta facendo un'analisi molto attenta della contabilità Telecom, e delle varie ipotesi che si possono prospettare per il riequilibrio - risponde diplomaticamente Cheli - questo tenendo presente le direttive comunitarie che orientano il riequlibrio alla necessità di allineare le tariffe ai costi effettivi dei servizi e il quadro legislativo italiano». Alla fine, assicura il presidente dell'authority delle telecomunicazioni, la rimodulazione delle tariffe significherà maggiore concorrenza e quindi costi più bassi. Intanto, però, i consumatori mettono sotto accusa l'organismo di controllo per la fuga di indiscrezioni sui possibili aumenti tariffari telefonici. Il Codacons si è infatti rivolto alla Procura della repubblica di Napoli perchè venga accertato se esistono i presupposti dei reati di aggiotaggio o insider trading per le possibili ripercussioni delle voci circolate in questi giorni sulle quotazioni dei titoli coinvolti. [v. cor.] Franco Bernabò, amministratore delegato Telecom. e in basso Martin Bangemann commissario Ue per le Tic

Persone citate: Cheli, Enzo Cheli, Franco Bernabò, Martin Bangemann, Michele Lauria, Vincenzo Monaci

Luoghi citati: Napoli, Roma