«Nessuna detrazione per chi ha cambiato il mutuo» di G. Lam.

«Nessuna detrazione per chi ha cambiato il mutuo» SCONTI E MANOVRA L'Adusbef denuncia: l'agevolazione sulla casa vale solo a partire dal primo gennaio dell'anno prossimo «Nessuna detrazione per chi ha cambiato il mutuo» Finanziaria, arrivano gli ammortizzatori sociali per le Poste ROMA. Mentre il collegato alla legge finanziaria '99 conclude il suo iter alla Commissione Bilancio del Senato, l'Adusbef lancia l'allarme mutui. Per l'associazione dei consumatori, la manovra consente di mantenere le detrazioni fiscali sulla prima casa a chi sceglie di cambiare banca cercando di spuntare interessi più favorevoli dopo il calo del costo del denaro. Ma il privilegio non è rivolto a tutti perché, secondo l'organizzazione, la «norma ha valore solo per chi estingue il mutuo dal primo gennaio '99». Pertanto, rimarrebbero esclusi dai benefici tutti coloro che hanno già modificato le loro intese con le banche nel corso del 1998. La Finanziaria era ieri alla volata finale e i senatori erano ancora riuniti a tarda sera. Le novità di giornata riguardano il fondo per l'occupazione - nel '99 potrebbe aumentare di qualche centinaio di miliardi - e le Poste che dall'anno prossimo potranno applicare la cassa integrazione come quella adottata dalle banche. Queste le principali modifiche. Ma sono stati assegnati anche 1200 miliardi per il biennio '98-'99 alle gestioni pensionistiche degli autonomi ed è stata raggiunta l'intesa sulla controversa questione dell'alienazione dei beni immobili pubbhci. L'accordo prevede la possibilità di vendita dei patrimoni artistici solo dopo l'emanazione da parte del ministero dei Beni culturali di un regolamento che individui i criteri d'acquisto. E, per la Sanità, viene stabilito, con l'obiettivo di assicurare una «progressiva riduzione delle liste d'attesa», che i direttori generali degli Ospedali pubblici potranno ricorrere all'utilizzazione di «spazi sostitutivi in strutture non accreditate nonché autorizzare l'utilizzazione di studi professionali privati». Alla presentazione del provvedimento era presente anche lo stesso ministro della Sanità, Rosy Binai. OCCUPAZIONE. La norma destina al fondo il 20% delle eventuali maggiori entrate derivanti dai dividendi e dagli utili delle società per azioni possedute direttamente dallo Stato. L'emendamento, approvato dalla Commissione, è stato presentato dal Pdci. Primo firmatario il presidente dei senatori comunisti Luigi Marino. «L'anno scorso - ha commentato - il gettito è risultato di 1600 miliardi superiore alla previsione. Se fosse esistita già questa misura il fondo per l'occupazione sarebbe stato rimpinguato di 320 miliardi». POSTE. La Commissione Bilancio di Palazzo Madama ha approvato un emendamento presentato da Democratici di Sinistra e Partito Popolare che estende all'ente la normativa introdotta l'anno scorso per il settore creditizio. Il provvedimento prevede la costituzione di un fondo finanziato da azienda e lavorato¬ ri che permette con apposite indennità di sostegno piani di uscita per i dipendenti più vicini alla pensione. «Si tratta - ha affermato il sottosegretario alle Poste Vincenzo Vita - di un istituto che potrebbe rendere più facile l'assunzione dei giovani. Ma l'uso di questo meccanismo non deve essere né distorto e né male interpretato: ad una maggiore autonomia non devono corrispondere iniziative tese a ridurre il personale». Comunque l'ente dovrà concordare l'attivazione del fondo con i rappresentanti dei lavoratori. «Il nuovo ammortizzatore - ha spiegato il sottosegretario serve a riordinare e riorganizzare l'azienda e a renderla più impresa, più dinamica». Ma i sindacati Slp Cisl e Uil Post per adesso rimangono perplessi. «Vogliamo capire bene - ribattono -, perché se pensano che nell'azienda esiste una condizione di esubero, allora esprimiamo piena contrarietà», [g. lam.]

Persone citate: Luigi Marino, Rosy Binai, Vincenzo Vita

Luoghi citati: Roma