«Stesse prestazioni, ma il ticket cambia» di R. Cri.

«Stesse prestazioni, ma il ticket cambia» Denuncia di «Altroconsumo» che ha condotto un'indagine in 41 ospedali della Penisola «Stesse prestazioni, ma il ticket cambia» Tariffe diverse nei Pronto soccorso della stessa città SANIfA' IN ITALIA MILANO AL punto di vista dell'accoglienza e dei criteri per scegliere le priorità d'intervento, è il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore «Pizzardi» di Bologna una delle migliori strutture in Italia. Giudizi positivi anche per quello del «San Carlo Borromeo» di Milano, per il «Civico e Benfratelli» di Palermo e per l'Ospedale civile di Mestre. E' quanto emerge da un'inchiesta che «Altroconsumo» ha realizzato coinvolgendo 41 centri di pronto soccorso presenti in 12 dei principali capoluoghi di provincia italiani (Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino e Venezia). Obiettivo era la verifica sul grado di accoglienza, la procedura per stabilire le priorità, il costo delle prestazioni di ogni struttura. Sono stati controllati anche i servizi igienici e le attrezzature. Il risultato dell'inchiesta è stato presentato al Ministro della Sanità Rosy Bindi chiedendo «che venga fatta luce sulle carenze e che venga migliorata la qualità del servizio uniformando il criterio di definizione dei ticket». «Altroconsumo» ha sottolineato in particolare «la mancanza di uniformità nel trattamento ai cittadini». Ad esempio per quanto riguarda il pagamento del ticket, ci sono differenze non solo tra regione e regione, ma anche nella stessa città. A Milano, da ospedale ad ospedale, si può così pagare da zero lire, a 30 mila a 70 mila lire. L'indagine è stata svolta in due fasi; nella prima Altroconsumo ha visitato anonimamente le strutture, rilevando la segnaletica (fondamentale per questo tipo di servizio), l'accessibilità, la presenza di telefoni pubblici, i servizi igienici, le sale d'aspetto, la presenza di sedie a rotelle e barelle. Nella seconda fase sono stati inviati dei questionari agli ospedali per conoscere l'organizza¬ zione del servizio di accoglienza. Si voleva infatti conoscere se per queste strutture era previsto il sistema di determinazione su criteri obiettivi del grado di urgenza dell'intervento (detto «triage») e se per questo tipo di servizio doveva essere pagato il ticket e come questo venisse stabilito. «La mancanza di trasparenza ed equità per i cittadini - rileva l'Altroconsumo - è emersa comunque nella sua gravità. E' infatti risultato che spesso le strutture d'accoglienza sono inadeguate per accogliere chi si trova in stato di disagio ed emergenza. Chi ha maggiore urgenza dovrebbe poi avere diritto alla precedenza, indipendentemente dall'ordine di arrivo. Purtroppo solo in pochissimi casi (7 rilevati dall'inchiesta) il pronto soccorso ha dichiarato di adottare un meccanismo di valutazione su criteri oggettivi. Perché per la maggior parte degli ospedali dell'indagine, vige la discrezionalità del personale». [r. cri.]

Persone citate: Borromeo, Genova, Pizzardi, Rosy Bindi