La tua casa con il jet-set

La tua casa con il jet-set La tua casa con il jet-set Montecarlo, mercato effervescente Prendere casa vicino al jet-set probabilmente fa molto chic: ma soprattutto è un ottimo affare. Questa almeno è l'indicazione che si ricava dal mercato immobiliare del Principato di Monaco, terra per eccellenza del personal business, dove il settore immobiliare è sempre stato prodigo di soddisfazioni, benché i prezzi siano sempre stati piuttosto cari. E una dinamica analoga si riscontra nei paesi francesi vicini, come Juan-le-Pin, nella cui pineta hanno preso casa molti italiani avveduti. Ma naturalmente il top resta il Principato, o meglio ancora la cittadina di Montecarlo: Montecarlo è infatti uno dei pochi posti al mondo dove è più facile che la domanda di immobili superi l'offerta, e del resto si capisce il perché: i vincoli all'espansione territoriale (l'intero Paese e grande più o meno come Central Park a New York) indicano che una casa nella terra dei Grimaldi e un bene che può scarseggiare. La forte richiesta di appartamenti e immobili si fonda sostanzialmente su almeno cinque o sei ordini di motivazioni. Il primo ò legato alla natura di «piazza mondana internazionale» del Principato: il jet-set non finirà mai, forse nemmeno la nobiltà. Il «tenore» di Montecarlo dunque non sembra destinato a scemare. Secondo, Montecarlo con ogni probabiltà continuerà ad essere uno dei posti più sicuri e insieme riservati del pianeta: e questa è una duplice caratteristica che senz'altro continuerà ad essere particolarmente apprezzata. Terzo, a Montecarlo l'imposta di successione e in generale sulle donazioni è al massimo del 16 per cento (ma può scendere molto per i discendenti direttil: un aspetto da tenere in considerazione quando, nell'investire, ci si muove anche pensando ai propri eredi. Quarto, l'attività marittima ma anche industriale e sempre più fiorente, e questo significa altre persone che vengono a lavorare, e se possibile a vivere, nel Principato. In particolare, le società marittime sono più che triplicale dal '90 ad oggi. Molte si erano istallate qui proprio per sfuggire a un fisco che, in Italia ma non solo, con navi e natanti l'ha sempre avuta a morte. Oggi che almeno gli «eccessi esagerati» del fisco italiano sembrano appartenere finalmente al passato, molte compagnie si sono però accorte che, fisco a parte, si trovano benissimo, e hanno preferito restare. Per dare un'idea dell'importanza che il Principato riveste in ambiente marittimo, un'indicazione importante: la corte arbitrale marittima del Principato dispone di 65 arbitri provenienti da 26 diversi Paesi, e questo le consente di offrire servizi competitivi con quelli della principale corte arbitrale marittima europea, quella di Londra. Ma a costi decisamente inferiori; e in un porto del Mediterraneo, molto più accogliente e più funzionale. Quanto allo sviluppo industriale vero e proprio (che pure sembra quasi invisibile) basti un dato: le realtà indiustriali rapppresentano l'I 1% del totale delle aree di business del Principato (dati fine '97), mentre il turismo è rimasto sotto al 10%, nonostante il boom del turismo congressuale e in generale i dati più che positivi del settore. (I risultati del '97 hanno infatti sostanzialmente eguagliato quelli dell'85, l'anno dei record per il turismo monegasco; il tasso di utilizzo delle strutture alberghiere è stato del 67%, contro il 51% del '96, 5 punti in più della media della Costa Azzurra, che pure sta conoscendo un momento particolarmente favorevole. E anche il '98 sembra avviato a conclusione con risultati eccellenti). Dunque più attività marittime, più aziende, turismo comunque in crescita: tutto ciò non può che rispecchiarsi nell'andamento del mercato immobiliare, e tenerlo costantemente «su di tono». Analogo discorso per il quinto ordine di motivazioni: le attività finanziarie localizzate nel Principato sono in aumento esponenziale, in considerazione del ruolo che Montecarlo può ricoprire di fronte all'unificazione monetaria europea (vedi articolo nella pagina seguente). Le banche operanti nel territorio sono a quota 50, e tutto lascia immaginare che cresceranno. E soprattutto la mole dell'attività potrebbe fortemente aumentare: dunque più lavoro, cioè più personale, al quale bisogna trovare i locali per lavorare. Resta infine, last but not least, una motivazione che continuerà a tenere alte le quotazioni del mercato immobiliare del Principato: il fatto che, pur con tutta la gente che ci può essere, resta un posto incantevole, con un fascino senza eguali. E questo genere di patrimonio non perderà mai valore.