«Le piccole donne diventano cattive» di R. Cri.

«Le piccole donne diventano cattive» «Le piccole donne diventano cattive» Gli esperti: un femminismo tipico dell'adolescenza ROMA. Arrivano le «bulle». Si riuniscono in gruppo, picchiano chi non la pensa come loro e si comportano in tutto e per tutto come i colleghi maschi, arrivando anche allo stupro. Cambia così l'identikit del bullo, rigorosamente giovane e di sesso maschile, e la violenza di gruppo: passando per un «femminismo adolescenziale» e «tanta solitudine», raggiunge anche le ragazzine: le bulle, appunto, come è accaduto a Sassari per la ragazzina picchiata da una banda di coetanee. Un bullismo al femminile in continuo aumento, secondo Margherita Gerunda, sostituto procuratore generale della Corte di appello di Roma, con delega al Tribunale dei minori. «I casi sono sempre più numerosi spiega Gerunda - anche per il mito della donna che non ha bisogno degli uomini. Un femminismo tipico dell'adolescenza, che porta i ragazzi e le ragazze a separarsi, perché ognuno vuole affermare la propria individualità ». Nascono così i gruppi e il gruppo, secondo il magistrato, genera violenza. «Oggi poi - aggiunge Gerunda - i giovani non hannp più il senso dei limite, sono convinti di poter fare ciò che vogliono é finiscono per affermare il predominio con la violenza». Un fenomeno che colpisce le ragazze «proprio perché da sole si sentono più indifese e in loro è dunque più forte l'esigenza di creare il gruppo». Le bulle quindi vogliono affermare la loro forza e indipendenza e per farlo si comportano come i loro coetanei, arrivando a imitarli anche negli aspetti peggiori. «Si arriva anche alla violenza carnale femminile - osserva il magistrato - rivolta contro altre ragazze, magari più piccole. E si instaura la cosiddetta disciplina delle amazzoni». Comportamenti dietro ai quali, che si tratti di bulli o di bulle, si nasconde la solitudine dei ragazzi di oggi, secondo Gerunda. La violenza è in aumento tra le ragazze anche secondo Livia Pomodoro, che è la presidente del Tribunale dei minori di Milano. «Anche le ragazze ormai da tempo si organizzano in gruppo - sottolinea Pomodoro - proprio come fanno i ragazzi, ma è indubbio che anche tra di loro passa un messaggio di violenza più forte rispetto al passato». Attenzione dunque alle bulle che proprio come i loro colleghi maschi, riunite in gruppo, nel branco, si sentono molto forti, mentre da sole sono paurose e indifese. [r. cri.]

Persone citate: Livia Pomodoro

Luoghi citati: Milano, Roma, Sassari