«Apo» in Nord Corea? di M. Mol.

«Apo» in Nord Corea? «Apo» in Nord Corea? / cossuttiani guardano a Pyongyang ROMA. Se Rifondazione è il partito in prima fila per la causa curda, i Comunisti Italiani di Armando Cossutta lo sono per quella nordcoreana. L'8 settembre scorso al ricevimento romano per i 50 anni della Repubblica Popolare Democratica di Corea era presente un unico parlamentare italiano: Oliviero Diliberto. L'allora capogruppo di Rifondazione alla Camera, divenuto Guardasigilli cossuttiano nel governo di Massimo D'Alema, non ha mai celato il suo interesse per la Corea del Nord, paese dove ha soggiornato e che conosce di persona. Non a caso è stato proprio Diliberto uno dei fautori della nascita della Associazione di Amicizia fra Roma e Pyongyang, il cui presidente in carica è un altro cossuttiano doc: Mario Brunetti, responsabile Esteri del neonato Partito dei Comunisti Italiani. Assieme a Diliberto e Brunetti il terzo tesserato cossuttiano dell'Associazione è il deputato Tullio Grimaldi, noto esperto di affari giuridici e presidente della sezione italo-nordcoreana dell'Unione interparlamentare. «Ci sentiamo vicini alla Corea del Nord - spiega Grimaldi - perché è mi paese comunista e perché ha bisogno della solidarietà italiana ed internazionale pei sconfiggere la povertà e la gravissima carestia che l'affliggono». Le denunce delle organizzazioni internazionali sulle violazioni dei diritti umani e sul carattere dispotico del regime nordcoreano non impediscono ai cossuttiani di battersi per questo paese, che schiera quasi un milione di uomini ai confini con i fratelli-nemici della Corea dei Sud. L'obiettivo dell'Associazione di Amicizia Italia-Nord Corea è quello di portare Roma ad allacciare relazioni diplomatiche con Pyongyang. «E' un passo che l'Italia deve compiere - dice il direttore dell'Associazione, Antonio Loche - seguendo l'esempio di quanto hanno fatto o stanno facendo Germania, Francia e Gran Bretagna». I parlamentari impegnati in questa battaglia non sono però tutti cossuttiani. E' uno schieramento trasversale che va da Paolo Cento (Verdi), Marco Pezzoni (Ds) e Franco Danieli (Italia dei Valori) nelle file della maggioranza a Enrico Pianetta (Forza Italia) e Edouard Ballaman (Lega Nord) in quelle dell'opposizione. Molte le attività: viaggi a Pyongyang, conferenze, atti parlamentari e incontri con l'unico diplomatico nordcorea¬ no nel nostro paese: il rappresentante permanente presso la Fao, Rim Kim Hung. Tanto impegno qualche risultato lo ha prodotto. La solidarietà umanitaria per la Corea del Nord è entrata nelle priorità dei progetti di aiuto della cooperazione allo sviluppo: negli ultimi due anni sono stati stanziati 6 miliardi di lire, ma è solo l'inizio. Poi ci sono gli sviluppi politici. A metà dicembre è in programma a Roma la visita di Kim Chun Guk, il direttore generale per l'Europa del mmistero degli Esteri nordcoreano già venuto a Roma nel 1996. L'agenda di Chini Guk a Roma per ora è rigorosamente «top secret». Di sicuro c'è solo una riunione a porte chiuse a Montecitorio con il gruppo parlamentare dei comunisti italiani. [m. mol.]