VIA I BAMBINI DA TRENI E RISTORANTI di Fiamma Nirenstein
VIA I BAMBINI DA TRENI E RISTORANTI L 'EC0N0MIST PREMIO ERODE VIA I BAMBINI DA TRENI E RISTORANTI BAMBINI vietati su aerei, treni e ristoranti. Creare per legge il «Divieto d'infanzia», a tutela della tranquillità di adulti brontoloni. E' la proposta del settimanale snob The Economist, degna di un eventuale «Premio Erode 1998». Gli editorialisti inglesi avranno avuto qualche esperienza fastidiosa, qualche bambino che osava piangere o magari chiedere una caramella in sua presenza, Dio ne scampi, su un sedile prossimo al suo. E allora via, al bando figli e nipoti. Finora si pensava che le società avanzate, che fanno pochi figli, trattassero meglio i bambini, dedicando loro più tempo e più amore. Al contrario, l'Economist, accostando sarcasticamente infanzia e sigarette, auspica la desertificazione della nostra vita, vuole ridurre ulteriormente la presenza infantile. Mister Economist sbaglia: ogni risata, ogni pianto, ogni osservazione anche apparentemente incongrua, ogni richiesta di un bambino, è un dono, non una scocciatura per chi lo riceve. A meno che non si tratti di un frigido egoista: e difatti la premessa dell'Economist, è «viviamo in tempi di crescente intolleranza». Niente di più sbagliato. Al contrario, viviamo in un tempo che sta imparando ad apprezzare tutti i colori, a valorizzare ! tutti i sensi, un tempo in cui gli anziani e i bambini godono di una considerazione nuova, non si guardano più con senso di superiorità i malati di ogni genere, i paralizzati, i disabili. Il nostro è tendenzialmente un tempo molto generoso e intelligente che sta superando pregiudizi millenari, non il contrario. Del resto l'Economist ne ha sbagliate parecchie: ai tempi delle presidenziali in America, aveva sostenuto Bob Dole contro Clinton; per due volte ha invocato in copertina le dimissioni del Presidente americano e, al tempo dell'elezione di Blair, aveva invece auspicato che il prescelto fosse Major. Errare è umano: ai colleghi anglosassoni vogliamo amichevolmente proporre una contromossa: a chi ci impedisse di viaggiare, di andare al concerto, al museo o in qualunque altro posto con i bambini (quale meravigliosa delizia!) rispondiamo: grazie, preferisco stare a casa. Fiamma Nirenstein
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Tifo Croazia firmato Pelé
- Un nuovo premio
- Una giornata di tensione
- Via gli osservatori Cee Ora la Bosnia esplode
- Trap: «Totti? Spero in un miracolo»
- Due ex-condannati banchettano a Sanremo
- Mujib Rahman in trionfo a Dacca "Nessun legame con il Pakistan,,
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- Ticino, la minaccia è svizzera
- un po'di fantascienza
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Matrimonio in chiesa per una leader torinese dei transessuali
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy