L'addio alla psicanalista Luciana Nissim

L'addio alla psicanalista Luciana Nissim Nel Lager con Levi L'addio alla psicanalista Luciana Nissim E' MILANO morta, dopo una lunga malattia, nella sua casa milanese, a 79 anni, Luciana Nissim Momigliano, decana italiana della psicoanalisi, allieva di Cesare Musatti. Prima di diventare un'affermata studiosa della psiche, da giovane era passata per l'antifascismo, la deportazione e il campo di sterminio di Auschwitz. Figlia di una famiglia ebrea piemontese, dopo il 25 luglio 1943, appena laureata in medicina all'Università di Torino, si unì ai partigiani di Giustizia e Libertà, impegnandosi come partigiana in Val d'Aosta. Catturata dai nazisti con Primo Levi e Vanda Maestro, fu deportata con loro prima nel campo di concentramento di Fossoli (Modena) e poi trasferita in Germania. Luciana Nissim riuscì a salvarsi perché era medico. Durante la lotta antifascista si era fidanzata con l'economista Franco Momigliano, allievo di Luigi Einaudi, che sposò alla Ime della guerra. Nei pruni Anni 50 con il marito entrò in contatto con Adriano Olivetti, l'imprenditore «illuminato» che a Ivrea aveva ideato il movùnento di Comunità. Qui diresse l'asilo nido per i dipendenti dell'azienda voluto espressamente da Olivetti. Poi si trasferi a Milano, dove fu una delle allieve predilette dello psicoanalista Musatti. Luciana Nissim è stata pioniera, in Italia, della scuola inglese di Melanie Klein, fondata sulla psicoanalisi relazionale. [AdnKronos]

Luoghi citati: Germania, Italia, Ivrea, Milano, Modena, Val D'aosta