I gioielli di Sua Maestà

I gioielli di Sua Maestà I gioielli di Sua Maestà Con le Jaguar S-Type e Rover 75 l'Old England ritrova l'orgoglio BOLOGNA, il futuro dell'automobile inglese passa anche per il Motor Show. E' la prima volta nei suoi 23 anni di storia, ad esempio, che la rassegna bolognese ospita nei suoi padiglioni il prestigioso marchio della Jaguar. E lo ospita non certo a caso: la presenza a Bologna serve al costruttore britannico per lanciare in Italia di fronte a un vasto quanto vivace pubblico (nessun evento dell'auto - a parte quello di Tokyo - assicura più visitatori di questo) il suo nuovo gioiello della corona. Parliamo di quell'attesissima berlina S-Type appena battezzata al Salone di Birmingham e che dovrà necessariamente segnare il risveglio di un giaguaro ora nuovamente rampante (dopo quasi 10 anni di robuste cure ricostituenti costate milioni di sterline alla Ford). «Ormai alla Jaguar hanno quadruplicato la produttività e innalzato la qualità di produzione dal punto più basso a quello più alto possibile tra i marchi di gran classe - ha recentemente affermato Alex Trotman, presidente della Ford e, dunque, padrone anche del marchio inglese - ma soprattutto stanno uscendo definitivamente dai conti in rosso...». Il merito del ritomo alla redditività andrà in modo tutto particolare al nuovo modello, la cui produzione partirà 1' 11 gennaio prossimo nel nuovissimo stabilimento di Castle Bromwich, alla periferia di Birmingham. «Prevediamo di produrre 40 mila S-Type nel '99 e 55 mila nel 2000 - dice Jon Lewis, amministratore delegato di Jaguar Italia - raddoppiando così la produzione del nostro marchio. E sul mercato italiano arriveranno, nel primo anno, almeno 1000 S-Type a partire dal 29 marzo, data prevista per il lancio in Italia...». Intanto al Motor Show una vetrofania applicata all'ultimo minuto sulla S-Type, esposta in pompa magna su una piattaforma rotante, annuncia ufficialmente il prezzo-base della nuova arrivata della Jaguar: 75 milioni di lire per il modello equipaggiato con un V6 di 3 litri. «Questo è il prezzo per la versione con cambio manuale precisa Lewis - ma con 90 milioni sarà disponibile anche una più esclusiva Executive, sempre V6 3 litri, e con 103 milioni la versione al top di gamma: la Executive V8 4 litri con cambio automatico». Ma non è solo la Jaguar a sfoderare al Motor Show i britannicissimi artigli. A poca distanza, la Rover fa altrettanto con l'altro gioiello della corona lanciato a Birmingham e qui riproposto per la prima volta fuori dei patri contini: quella 75 che già esercita sui principali mercati lo stesso effetto-risveglio che la S-Type ha innescato presso gli amanti della Jaguar. «Prevediamo di lanciarla sul nostro mercato alla l'ine di maggio dice Salvatore Pistola, presidente di Rover Italia (e dell'Unrae) - a un prezzo-base di circa 50 milioni per la versione di 1800 ce da 120 Cv». Con questo modello di attacco la nuova Rover 75 l'ara concorrenza all'Audi A4 come all'Alia 156, alla Bmw Serie 3 come alla Mercedes Classe C, mentre con i motori a 6 cilindri di 2 e 2,5 litri entrerà in conflitto con l'Audi A6 come con l'Alfa 166, con le quali condivide, tra l'altro, le dimensioni di ingombro. Senza poi considerare le potenzialità - tutte da scoprire su un'ammiraglia inglese - rappresentate dal nuovissimo turbodiesel «common rail» da 115 Cv, messo a punto dai tecnici inglesi partendo dal recente quanto brillante propulsore Bmw (che è poi la vera padrona di casa Rover). «Prevediamo di vendere in Italia un migliaio di Rover 75 al mese nel primo anno di commercializzazione - dice Pistola - su una produzione prevista di 130-150 mila unità». D'altra parte, nonostante qualche serio problema di produttività - in buona parte presto risolto, almeno in casa Rover, grazie al recentissimo accordo per una utilizzazione estremamente flessibile della manodopera - l'industria automobilistica inglese sta vivendo un momento relativamente l'elice. Sempre a Birmingham, per esempio, le piccole marche sportive britanniche (AC, Caterham, Morgan, Marcos, ecc.) hanno raccolto oltre 1000 ordini complessivamente cioè più di 6 mesi di produzione in pochi giorni. Vedremo ora se il pubblico del Motor Show accoglierà con lo stesso entusiasmo gli ultimi frutti del rinascente orgoglio della Old England. Alberto Bellucci

Persone citate: Alberto Bellucci, Alex Trotman, Jon Lewis, Mercedes Classe, Pistola, Salvatore Pistola